
L’esterno dell’immobile dell’Inps occupato (Foto Novi)
Livorno, 10 giugno 2025 – In via Sansoni, a pochi passi da via Cairoli, si trova un fondo di proprietà di Inps, tra civici 14 e 18, abbandonato da anni. Questo immobile al piano terra di centinaia di metri quadrati, è finito nelle mire di senza tetto, sbandati, extracomunitari irregolari e spacciatori. I residenti della zona, esasperati e impauriti “già da un paio di anni hanno inviato ad Inps lettere su lettere tramica Pec – ci racconta il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Alessadro Perini – per sollecitare il suo intervento allo scopo di far sgomberare gli occupanti. Invece nulla è stato fatto”.
Proprio i residenti di via Sansoni, si sono rivolti a Perini che si è recato sul posto e ha documentato con un filmato la situazione. “Mentre ero lì con un mio collaboratore, ho visto entrare e uscire persone dal fondo. – racconta Perini – Qualcuno di loro extracomunitario ha inveito contro di noi. Forse la nostra presenza non era gradita”. Nel filmato un residente (sotto anonimato) ha testimoniato che “nel fondo di Inps ci sono magrebini uomini e anche donne, che ci vivono e spacciano. Ci sono state risse. Tutte le notti ci sono persone che si trattengono fino a tardi e fanno baccano e i loro bisogni sui marciapiedi”. Ma si è verificato anche un episodio particolarmente grave. Hanno raccontato i residenti: “Una donna che frequenta questo luogo è stata picchiata ed è finita in ospedale in ambulanza”. Hanno ricordato: “Nel fondo l’impianto di riscaldamento non è stato disattivato”.
A questo punto Perini e la capogruppo Marcella Amadio hanno presentato una mozione in cui si legge: “Il caso del fondo Inps di via Sansoni configura una situazione di pericolo igienico-sanitario e della sicurezza urbana, aggravata dalla perdurante inerzia del soggetto proprietario; l’art. 54, comma 4, del D.Lgs. 267/2000 attribuisce al Sindaco, quale Ufficiale del Governo, il potere di adottare provvedimenti contingibili e urgenti per fronteggiare situazioni che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana; il Comune deve agire anche ordinando a enti terzi di adempiere ai propri obblighi, o facendolo in luogo di questi ultimi, con diritto di rimborso delle spese sostenute dall’Ente”.