Fossi neri e maleodoranti a Livorno, colpa di un'alga

L'Arpat ha eseguito un sopralluogo. L'alga in questione non è tossica, solo sgradevole

Livorno, fossi neri e maleodoranti: il sopralluogo Arpat (foto Novi)

Livorno, fossi neri e maleodoranti: il sopralluogo Arpat (foto Novi)

Livorno, 11 marzo 2022 - La segnalazione era arrivata mercoledì: acque scure e maleodoranti nei fossi di Livorno. Il Settore Ambiente del Comune aveva attivato Arpat che ha eseguito un sopralluogo sugli Scali Finocchietti e Scali del Pesce .

Gli operatori del Dipartimento di Livorno di Arpat hanno svolto il sopralluogo  proseguendo poi lungo tutto il perimetro dei Fossi Medicei per comprendere l’estensione del fenomeno ed eseguendo le misure dei parametri chimico fisici (temperatura, pH, conducibilità ed ossigeno disciolto) anche in zona dogana dell’Acqua, presso gli Scali delle Macine e Ponte angolo Via Castelli.

Dalle misurazioni dei parametri chimico fisici è risultato evidente un alto contenuto di ossigeno nelle acque ed sono stati quindi effettuati campioni per la ricerca di una possibile abnorme proliferazione di alghe.

"A seguito dell’analisi qualitativa al microscopio svolta sui due campioni di acqua dal Settore Mare di ARPAT a Piombino, è possibile affermare che la colorazione rilevata non è dovuta ad agenti inquinanti, ma è riconducibile alla fioritura di Thalassiosira nordenskioeldii", spiega Arpat .

In particolare si tratta di una diatomea centrica, giallo marrone che in fioritura determina una colorazione marrone delle acque ma che non è produttrice di tossine. Ha un diametro compreso tra i 10 e 50 micron (nel nostro caso 12-26 micron); è caratterizzata da lunghi processi che si estendono al di fuori della cellula e spesso è unita a formare colonie. Vive bene a basse temperature e alcuni studi riportano che il range di temperatura che determina picchi di crescita nelle acque è compreso tra 10° e 15° C a seconda della radiazione luminosa. "È possibile ipotizzare spiega ancora Arpat -  che la minore circolazione dell'acqua dei Fossi Medicei abbia reso disponibili più nutrienti che, collegati al maggiore irraggiamento solare presente in questi giorni, e alla temperatura dell'acqua  intorno ai 10 gradi, possa aver contribuito all'instaurarsi di questa particolare fioritura".

"Gli odori rilevati possono essere riconducibili a fenomeni di completa anossia (e quindi instaurazione di processi fermentativi) che si verificano durante le ore notturne, in quanto l’ossigeno presente in abbondanza prodotto dalla fotosintesi algale durante le ore di luce, viene sostituito da anidride carbonica", è la conclusione.