"Frasi sessiste, le nostre scuse alla Sassetti"

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È finito in consiglio comunale lo scambio di schermaglie avvenuto in IV commissione martedì tra il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Romiti e Irene Sassetti del Pd. La Sassetti non ha dato la parola a Romiti "perché non iscrittosi in tempo" ha spiegato. Romiti l’ha attaccata: "Siamo in commissione. Io faccio le domande. Se non ti sta bene smetti di fare il presidente. Mi ha tolto la parola mentre facevo una domanda legittima. Questa non è una azienda dove lei fa carriera perché piace al capo". Queste ultime parole di Romiti hanno scatenato un putiferio. Nelle fila del Pd sono state definite "sessiste e misogine". La questione è finita in consiglio comunale e Francesca Cecchi del Pd che ha espresso "solidarietà alla Sassetti. Come si sarebbe sentita la leader di Fdi, Giorgia Meloni, se si fosse sentita rivolgere tali parole?". Romiti si è difeso: "Le mie parole sono state fraintese. Tutto è nato dalla mia iniziativa sulla nostra di Modigliani per la quale il Comune dovrà pagare 800mila euro all’Agenzia delle entrate per avere pagato fatto su una banca di Dubai Marc Restellini, che mise a disposizione i quadri. Da allora sono sotto attacco". Stella Sorgente, capogruppo 5S, lo ha difeso: "Il problema nasce dagli attacchi a Romiti per la vicenda Modigliani. Stesso trattamento viene riservato dalla maggioranza ai Cinque Stelle". Il Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia Giacomo Lensi, con Bruno Tamburini : "Certe frasi contestate a Romiti non possono essere associate agli ideali del partito che per presidente ha una donna perché la più preparata e coerente. Rivolgiamo alla Sassetti le nostre scuse alle quali siamo certi si assocerà Romiti".