Gas, Calenda rincara la dose "Piombino è un impianto da fare"

Anche il Pd dice sì e si affianca alle posizioni di Meloni e Salvini. I Comitati chiedono un incontro

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Il progetto del rigassificatore di Piombino continua a essere al centro del dibattito politico-economico. Dopo il sì della Meloni (se non si trovano collocazioni alternative), ieri al Forum di Cernobbio sono arrivati nuovi sì.

"In questo Paese gli investimenti vanno fatti, ci servirà un rigassificatore a Piombino, uno a Ravenna e uno nel Sud Italia" dice sempre Forum di Cernobbio Carlo Calenda (foto), leader di Azione. I Comitati del No di Piombino hanno chiesto a Calenda un incontro con i propri rappresentanti in oc casione della visita annunciata da Calenda per il 7 settembre a Piombino.

Sulla vicenda del rigassificatore ha parlato anche Andrea Marcucci. "L’accordo con la Snam – spiega il candidato Pd Andrea Marcuccci – lo firma il Presidente della Regione, e a me risulta che tutto il Pd sostenga la posizione di Giani. Quanto alla Meloni, con il sindaco Ferrari, ha giocato su due tavoli. Il rigassificatore è un intervento di emergenza nazionale, quindi si dovrà fare, nel contempo mi aspetto un piano di compensazione per la città che lo stesso Presidente della Regione ha quantificato in 600 milioni".

Infine Enrico Letta: "Dobbiamo perseguire l’indipendenza energetica per il paese" e "i rigassificatori di Ravenna e Piombino vanno costruiti". . Si deve poi "continuare la linea strategica sulle rinnovabili per dare indipendenza al paese" e "come ha fatto il governo cercare nuove fonti approvvigionamento del gas", dice Letta, e "mettere una tetto al prezzo del gas, e disaccoppiare il prezzo dell’elettricità da quello del gas".