"Gas, capannoni anche a Vignarca"

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Non solo una nave rigassificatrice in porto e una condotta sotterranea per il gas: il progetto Snam per Piombino prevede anche nuovi capannoni a Vignarca nel punto di innesto con la rete nazionale.

Ne parliamo con l’asesssore all’urbanistica Giuliano Parodi. Che impatto avranno le nuove strutture?

"Attualmente l’impianto esistente occupa circa 6000 mq2, è previsto un ampliamento di circa 12.000 mq2 dell’area per la realizzazione dell’impianto di “correzione indice Wobbe” che consisterà in 3 capannoni , due di 650mq2 alti 8 metri e 9 metri fuori terra e un terzo fabbricato da 155 mq2 alto 7 metri, un impatto visibile notevole in un area a ridosso dell’Oasi “Orti Bottagone” preservata da interferenze visive significative specie in altezza".

A cosa serve l’impianto?

"L’impianto di fatto servirà ad equilibrare, indice di Wobbe appunto, la variabilità del potere calorifico che il metano gassoso trasformato da GNL viene trasportato fin all’impianto prima di immetterlo in rete nazionale, questo passaggio è reso necessario dal fatto che il Gnl che la nave tratterà verra’ da diverse parte del mondo e quindi con caratteristiche diverse".

La procedura dal punto di vista urbanistico?

"E’ bene ricordare che l’autorizzazione unica che il commissario potrà rilasciare ai sensi della legge 91 2022 (ex DL aiuti convertito) fa variante agli strumenti urbanistici, fermo restando la completezza della documentazione che come abbiamo già evidenziato dai nostri uffici necessita di ulteriori integrazioni al progetto, anche altri enti pubblici si sono già attivati per chiedere a Snam approfondimenti in campo geologico e paesaggistico attualmente assenti negli allegati prodotti al fine di rilasciare titolo edilizio idoneo".

Il suo giudizio sull’insediamento?

"Confermo quanto già affermato settimane fa, il progetto è estremamente complesso e il percorso autorizzativo lungo, in quanto gli enti chiamati ad esprimersi stano già sottolineando le numerose carenze istruttoria a cui Snam dovrà provvedere a fornire in tempi rapidi e soddisfacenti integrazioni e soluzioni (specie per le interferenze che stanno registrando). Resto dell’idea che la scelta frettolosa dovuta all’urgenza che ha portato ad indicare il porto di Piombino come soluzione si scontrerà con la burocrazia e la quantità di norme che si incontrano quando si passa dalle dichiarazioni d’intenti alle progettazioni esecutive".

Maila Papi