Piombino: "Gas, non ho conferme dal Governo"

Il presidente Giani spiega: "Per ora nessuna comunicazione sulla nave". Ravenna resta in prima fila

Entro giugno si decide sulla nave

Entro giugno si decide sulla nave

Piombino, 4 giugno 2022 - Rigassificatore, il presidente della Regione Eugenio Giani afferma di non avere comunicazioni dal Governo sugli ultimi sviluppi. Confermando quello che La Nazione ha scritto da giorni e cioè che Ravenna è il porto in prima linea per installare la prima nave rigassificatrice acquisita da Snam. Piombino potrebbe entrare in scena con la seconda nave. "Non ho avuto negli ultimi giorni alcuna comunicazione, informazione o contatto su Piombino". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, rispondendo ai cronisti che lo interpellavano sull’acquisto da parte di Snam di una nave di rigassificazione, la ‘Golar Tundra’. "Non so dove si indirizzeranno le scelte del governo per il rigassificatore", ha aggiunto Giani, a margine della presentazione di alcuni interventi sulle infrastrutture nel Pisano e all’Elba. "Ho letto sui giornali dell’acquisto della nave - ha proseguito -, erano cose che si sapevano, che sono oggettivamente nelle corde della politica di Governo che io condivido, ovvero di una sempre maggiore autosufficienza energetica. Vedremo dove andranno a collocarsi le navi".

Ravenna intanto è compatta sul fronte del rigassificatore e ha già pronto il terminale a mare del Gruppo Pir (i tecnici di Snam stanno però valutando altre due ipotesi tecniche sfruttando la presenza delle piattaforme, con tempi più lunghi rispetto all’impiego dell’impianto esistente). In ogni caso, entro fine giugno Snam chiuderà l’intesa per una seconda nave rigassificatrice che verrà posizionata nella località esclusa dall’impiego della Golar Tundra. La Regione Emilia Romagna ha già fatto un accordo con il ministero per incrementare i posti di lavoro e qualificare Ravenna come hub nazionale del gas. A Piombino invece una parte dell’opinione pubblica ritiene che il rigassificatore possa avere un impatto pesante sul porto e sull’ambiente. In realtà i rigassificatori, come testimonia l’impianto realizzato nel golfo di La Spezia ed quello al largo di Livorno convivono senza problemi con l’ambiente e con i traffici marittimi. Ma come al solito tutta una serie di informazioni non scientificamente verificate che circolanoi sui social stanno determinando una reazione legata alla paura, mentre sarebbe necessario conoscere il progetto nei dettagli per valutare il suo impatto. La necessità di approvvigionamento di gas da mercati diversi da quello russo è però reale e il governo intende evitare i rischi di un razionamento del metano che danneggerebbero tutti i cittadini. Per questo entro giugno verrà acquistata una seconda nave rigassificatrice e tra pochi giorni verrà indicato il porto di destrinazione.