Gatti uccisi e teste mozzate, sale la taglia

L’associazione Aidaa ha messo 5000 euro per trovare chi ha fatto queste barbarie. Continuano le indagini dei Carabinieri Forestali

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Un altro colpo di scena sulla vicenda della sparizione dei gatti a Livorno e sul ritrovamento di alcune teste mozzate dei felini a Montenero e negli ultimi giorni anche nelle zone nord della città: l’associazione animalista Aidaa ha messo una taglia sui killer dei gatti che da 3000 è salita 5000 euro.

Questa iniziativa segue l’entrata in campo della criminologa Giovanna Bellini "che si è offerta pro-bono di investigare sulla psicologia e il profilo degli eventuali criminali che se la stanno prendendo con i poveri gatti – conferma il presidente dell’Ordine dei medici veterinari il dottor Marco Melosi - Ha proposto lei stessa all’Ordine di dare una mano gratuitamente. Noi le abbiamo risposto di sì". Tutto questo sta avvenendo perché "in dieci mesi a Livorno sono stati uccisi numerosi gatti - denuncia l’associazione Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) - per cui abbiamo deciso di aumentare da 3 a 5000 euro la ricompensa per chi aiuterà ad individuare e denunciare gli autori di questi crimini e con la propria testimonianza farli condannare in via definitiva. Lo sappiamo che il medoto delle ricompense è un sistema crudo o sbrigativo per agire, ma pensiamo sia utile a invogliare la gente che sa a parlare. Noi non accettiamo segnalazioni anonime perché prendiamo in considerazione solo quelle segnalazioni di persone idantificabili che porteranno alla condanna di questi criminali. È vero che i testimoni dovrebbe andare a denunciare per senso civico, ma a volte una piccola ricompensa può aiutare a scioglere le lingue, e qui siamo di fronte a un crimine che non può e non deve restare impunito".

Intanto sempre l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Livorno ha già deposito una denuncia ai carabinieri sulla sparizione e l’uccisione dei gatti. Stanno indagando i carabinieri forestali. "Stiamo lavorando in più direzioni – dichiara il comandante Stefano Vagniluca – e se qualcuno ha notizie fondate venga a riferire al comando dei carabinieri forestali in via Eugenia 21, oppure contatti il 112". E invita "i possessori dei gatti a chipparli come si fa con i cani in modo che siano identificabili". Quanto accaduto in alcuni quartieri alla perfieria della città è molto grave e le forze dell’ordine intendono fare chiarezza e individuare i responsabili.

M.D.

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