Gli irriducibili del no "Impianto ad alto rischio"

Piombino, lo sciopero Usb e manifestazione con duemila persone contro il gas. Ferrari: "Il mio ultimo appello al commissario perché fermi l’autorizzazione"

Comitati no gas di nuovo in piazza per protestare contro il progetto di Snam nel porto di Piombino. Circa duemila persone hanno preso parte alla manifestazione che si è mossa dal Centro Giovani e, passando per le vie della città, è arrivata in piazza Cappelletti dove ci sono stati gli interventi degli organizzatori e anche del sindaco Francesco Ferrari. Il sindacato Usb aveva proclamato uno sciopero generale di 4 ore, dalle 8 alle 14 al quale non hanno aderito i sindacati Cgil-Cisl e Uil e neppure i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, ma gli studenti delle scuole e molti insegnanti si sono astenuti dalla lezioni partecipando alla protesta. Presenti nel corteo oltre alle bandiere del sindacato Usb anche gli esponenti di partiti, da Rifondazione Comunista al Partito Comunista, Movimento Cinque Stelle, Carc (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo). In piazza in concomitanza con l’intervento del sindaco Ferrari si sono viste anche le bandiere di Fratelli d’Italia e della lista civica Alleanza per Piombino. Durante il corteo i manifestanti hanno gridato slogan contro il commissario Eugenio Giani. Gli esponenti dei comitati da Maria Cristina Biagini, Ugo Preziosi, Roberta Degani e Francesca Marino hanno ribadito le ragioni del no chiedendo all’aministrazione comunale di presentare ricorso al Tar contro una eventuale approvazione del progetto Snam. Progetto per il quale proprio oggi a Firenze si tiene l’ultima riunione della conferenza dei servizi. In piazza ha parlato anche il sindaco di Piombino. "Invierò un parere al presidente Giani a cui faccio un ultimo appello mosso dalla voglia di difendere questo territorio". Il sindaco Francesco ferrari di Fratelli d’Italia chiede a Giani "di ricoprire il suo ruolo di commissario come la legge gli impone di fare. Non è stato nominato commissario per autorizzare, è stato nominato al fine di verificare se l’opera è autorizzabile e non è autorizzabile". "Qualsiasi accusa che viene mossa alla nostra comunità di mettere in difficoltà il paese sotto il profilo energetico la respingiamo al mittente - ha aggiunto Ferrari - se c’è una responsabilità è quella di aver scelto Piombino senza aver prima verificato prima se Piombino era idonea. Vogliamo difendere il futuro dei nostri ragazzi".

m.p.