Munizioni prodotte a Livorno esplose contro un'ambulanza nel golpe in Myanmar

Giallo internazionale: la "Cheddite srl" della Valle Benedetta smentisce qualsiasi fornitura diretta. La Rete Pace Disarmo e il Movimento 5 Stelle chiedono approfondimenti

Un'immagine delle sommosse a Mandalay

Un'immagine delle sommosse a Mandalay

Livorno - Il nome di Livorno finisce incredibilmente al centro della diplomazia internazionale per il golpe in atto in Myanmar, dove sono stati esplosi proiettili fabbricati nella città dei Quattro Mori.

Aprire una «indagine completa e approfondita» per verificare le «notizie di stampa e testimonianze di esperti internazionali sul ritrovamento di bossoli di fabbricazione italiana negli episodi di violenza scaturiti dal colpo di Stato in atto in Myanmar». Lo chiede la Rete pace disarmo. Perché? «Queste munizioni - osserva la Rete - sarebbero state utilizzate dalle forze governative per un assalto rivolto a una ambulanza, quindi in un contesto di ovvia violazione di diritti civili e di rafforzamento dell'autoritarismo dei militari dello Stato asiatico».

Ora, sottolinea, «è importante che si possa chiarire quale sia stato il percorso delle munizioni prodotte dall'azienda Cheddite srl di Livorno (che ha smentito qualsiasi fornitura diretta) per giungere in Myanmar, considerando che effettivamente vendite dirette non appaiono possibili proprio la luce dell'embargo. È dunque del tutto plausibile - aggiunge - una 'triangolazione' favorita da altri Paesi destinatari delle vendite della Cheddite srl, che produce principalmente cartucce da caccia e tiro oltre che bossoli e inneschi».

Più nel dettaglio, un proiettile sarebbe stato utilizzato nell'assalto della polizia del Myanmar a un'ambulanza: questo è il titolo di un servizio pubblicato dalla testata Irrawaddy, in prima linea nel racconto delle proteste popolari contro il golpe dell'esercito, sulla base di una ricostruzione giornalistica. Nel testo, firmato dal ricercatore ed esperto di commercio di armi Yeshua Moser-Puangsuwan, si riferisce che la pallottola è stata esplosa il 3 marzo nel quartiere di North Okkalapa, nell'ex capitale Yangon. Come mostrato da telecamere a circuito chiuso, gli agenti hanno sparato infrangendo il parabrezza di un'ambulanza e dopo hanno picchiato alcuni operatori, impegnati a soccorrere feriti in strada.

Accertamenti sulla vicenda li chiedono anche i senatori del Movimento 5 Stelle.