Gorgona, il carcere come recupero della libertà

Il progetto della Fondazione Laviosa ha coinvolto 200 studenti. I lavori dei ragazzi e la mostra ai Bottini dell’Olio che si apre sabato

Presentata la mostra conclusiva del "Progetto Gorgona 20212022 - Il carcere delle libertà", promossa dalla Fondazione "Carlo Laviosa" nell’ambito delle iniziative che celebreranno il centenario dell’azienda, e patrocinata dal Comune di Livorno. Il progetto, coordinato da Flavia Bertolli, docente del liceo scientifico "Majorana" di Capannori, ha coinvolto in questi mesi oltre 200 studenti tra le scuole superiori di Capannori, Lucca, Livorno e Cecina. Gli alunni tramite l’Educazione Civica sono stati coinvolti in un percorso di approfondimento sull’articolo 27 della Costituzione, sulla dignità dei carcerati, e sui concetti di libertà e di legalità. Così, dopo averne parlato in classe gli studenti hanno potuto visitare la Gorgona, grazie al generoso contributo della Fondazione Laviosa, conoscendo la realtà dell’isola attraverso le guide ambientali e l’incontro con i carcerati. A completamento del progetto è stato pensato un momento di restituzione, attraverso foto e video di racconto dell’esperienza vissuta, ed è così nata la mostra "Il carcere delle libertà" (nella foto un murale a Gorgona), che sarà inaugurata alla biblioteca dei Bottini dell’Olio il 21 maggio alle ore 17 con la premiazione della classe che avrà interpretato meglio il tema del progetto, sarà presente anche Carlo Mazzerbo, direttore della Casa Circondariale di Livorno. La mostra, che sarà visitabile fino al 2 luglio 2022, sarà composta dai lavori degli studenti delle classi coinvolte, dal progetto fotografico "Ri-scatto", un insieme di immagini forti e profonde in cui l’agente di polizia penitenziaria Pierangelo Campolattano ha ritratto la vita nel carcere. Sarà inoltre possibile vedere la mostra "Limitrofia" di Francesco Sinni, che raccoglie istantanee e autoritratti fatti dagli stessi detenuti che hanno partecipato al laboratorio tenuto dal fotografo, che per tre anni ogni fine settimana si è recato sull’isola per insegnare l’arte della fotografia agli internati. La vicesindaca del Comune di Livorno Libera Camici ha espresso tutta la soddisfazione dell’Amministrazione comunale per l’ennesimo progetto che, dopo Gorgona Academy, coinvolge ancora una volta l’isola in un percorso che guida gli alunni ad un approfondimento della Costituzione e delle condizioni dei carcerati. Era presente anche il Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Livorno, Marco Solimano, che ha sottolineato come il carcere della Gorgona sia un esempio virtuoso, in cui viene data molta importanza alla dignità dei reclusi, all’aspetto rieducativo della pena e all’inserimento nel mondo lavorativo dei detenuti.

Simone Bacci