Guerrieri: "Bene l’accordo, ma serve anche altro"

Il presidente dell’Authority ha fatto da mediatore nella vertenza dei portuali. Nuovo incontro a novembre

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"Sono contento che mercoledì sera si sia arrivati alla firma dell’accordo con Filt, Fit e Uil trasporti, che ha portato alla sospensione dello stato di agitazione dei lavoratori portuali (di Livorno, Piombino e Portoferraio, ndr). Sono soddisfatto perché si è trattato di una vertenza dura. L’accordo chiude la fase conflittuale, almeno per il momento. Auspico che ora si possa lavorare con il sindacato e il sistema delle imprese e le associazioni datoriali per risolvere i problemi messi sul tavolo". Queste le parole di Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità Portuale, impegnato da settembre e tessere la tela di una mediazioni (difficile) per mettere allo stesso tavolo sindacati di categoria dei lavoratori portuali e aziende operanti in porto, per dare risposte alle richieste dei lavoratori su salari, lavoro precario, sicurezza e salute.

Authority e sindacati, dopo l’ampia discussione alla quale hanno partecipato in queste settimane (segnate da 10 giorni di sciopero) anche le associazioni datoriali, hanno messo in chiaro alcuni punti come quello sul precariato. "È stato aperto un percorso – prosegue Guerrieri – per affrontarlo anche grazie alla disponibilità delle imprese. Sono già in corso i contatti tra i sindacati e le imprese. Se ne riparlerà l’8 novembre per fare il punto".

Sottolinea Guerrieri: "L’obiettivo e dare risposte ai precari di Intempo. Si sta più in generale iniziando un percorso che porterà alla riorganizzazione del lavoro portuale. In discussione c’è anche la questione delle relazioni economiche tra le imprese. In questo quadro, lo voglio dire con forza, va difeso il bene comune dello sviluppo portuale". A proposito delle competenze dell’Authority, Guerrieri garantisce "controlli sull’osservanza del contratto di lavoro dei portuali".

M.D.