Era in sella alla bici elettrica in piazza San Marco quando è stato avvicinato da due giovani che lo hanno fermate con un pretesto e aggredito. L’uomo, livornese di 64 anni, è stato spinto per disarcionarlo e rubargli la due ruote. La vittima, nel cadere, è rimasta impigliata alla bici e ha reagito. A quel punto i due malviventi hanno afferrato il mezzo a due ruote tirandolo con violenza e proprio in questo modo gli hanno fratturato il perone della gamba destra. L’uomo, nonostante questo, non ha mollato. È stato allora che i due hanno capito che era meglio desistere e fuggire. "Mi sono rivolto a ‘La Nazione’ per raccontare questa terribile esperienza che ha vissuto mio padre vittima di una crudeltà che lascia allibiti". Sono le parole di Jacopo Zucchi, figlio di Stefano, l’uomo ferito. "Mio padre è uscito dal lavoro e con la bici elettrica si è diretto a casa. Lungo il tragitto in piazza San Marco all’altezza della ‘voltina’, la stradina stretta e angusta che da piazza San Marco porta in via Passaponti, è stato avvicinato da due stranieri in scooter. Uno dei due lo ha fermato con un pretesto poi lo ha buttato a terra provando a sottrargli la bicicletta alla quale babbo era rimasto impigliato. I due i allora hanno tirato con forza la bici spezzando la gamba a mio padre. Nessuno è intervenuto per aiutarlo o difenderlo". "Mio padre è riuscito ad avvertirmi. Sono corso in piazza San Marco e ho chiamato i carabinieri che sono andati in ospedale per raccogliere la denuncia di mio padre che, venerdì, è stato operato. Trenta giorni di prognosi". L’appello: "Se qualcuno avesse visto si faccia avanti con i carabinieri".
Monica Dolciotti