I camionisti: "Noi, senza cena per decreto"

Anche gli autotrasportatori protestano per la chiusura serale dei ristoranti: "Restano gli autogrill, ma ci costano molto di più"

Migration

È dura la vita degli autotrasportatori: sempre su strada, lontano da casa, in ogni stagione. I pochi momenti piacevoli erano la sosta alla trattoria tra colleghi, una doccia sul posto e il riposo prima di ripartire. Tutto questo oggi è svanito con l’ultimo Dpcm covid che impone la chiusura dei ristoranti alle 18. Ne sa qualcosa Massimo Angioli della Fita-Cna. "Chi fa l’autrasportatore in linea, cioè su tutto il territorio nazionale e a tutte le ore, non rientra mai alle 18. Perciò servono spazi pubblici dove lavarsi, cenare e riposare. Le partenze sono all’alba e il rientro se va bene alle 20. Con il nuovo Dpcm si impone ai ristoranti di chiudere alle 18. Così i camionisti sono rimasti con le spalle al muro. Qualcuno si porta la cena da casa, o ci si rivolge agli autogril. In alcune aziende di ristorazione si stanno organizzato per fare il delivery dentro l’autostrada e anche fuori dall’autostrada con consegna della cena direttamente al conducente". Carlo Santucci definisce la situazione "critica perché anche questo decreto non tiene conto della vita reale. Siamo costretti ora a cucinarci la cena con il fornellino sul camion. Ma il problema è anche lavarsi: perché con le trattorie chiuse attigue le aree di sosta abbiamo perso l’uso dei servizi igienici". Prosegue Carlo: "Gli autisti più smaliziati riescono a rivolgersi ai servizi delivery nella zona di sosta per farsi portare la cena". Conclude: "Il nuovo Dpcm ci penalizza oltremodo non tenendo conto che la nostra categoria è fondamentale perché trasporta i generi di prima necessità".

Elio Voliani, autrasportatore iscritto Filt-Cgil racconta: "O si arriva a un ristorante che fa asporto e ceniamo sul camion, o facciamo la spesa e mangiamo sempre a bordo dei mezzi perché la normativa anti covid vieta di consumare in piedi all’esterno dopo le 18. Per noi camionisti si ripropone la stessa situazione del lockdown". Poi c’è il problema dei costi. "Una cena nella trattoria per camionisti costa in media di 12 euro. - spiega Elio - In Autogrill il doppio". Daniele Miniati ieri sera è arrivato a un’area di servizio a Ferrara (sulla A14) con self service "che offre lo sconto del 20% ai camionisti, ma cenando con una sola porta pasta e contorno 11 euro caffè incluso. Con primo, secondo, contorno, acqua e caffè sono 18 euro". Osserva infine: "È discriminatorio che nelle stazioni di servizio in autostrada i ristoranti non chiudano alle 18, fuori dall’autostrada sì".

Monica Dolciotti

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno