I Nisei tornano in val di Cornia

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Non si interrompe il legame tra I I Nisei e la Val di Cornia. Il reggimento dei soldati americani di origine giapponese, su tre battaglioni, nel giugno 1944 liberò parte della Val di Cornia. Dopo aver occupato Suvereto, come ala destra della 34th Infantry Division “Red Bull”, i nisei furono impegnati in violentissimi e sanguinosi scontri per espugnare il piccolo borgo di Belvedere, che i soldati tedeschi della 16° Divisione delle Waffen SS avevano trasformato in caposaldo. Attraverso il loro servizio, questi giovanissimi soldati rivendicarono la loro appartenenza al popolo americano. Molti di loro, mentre combattevano con coraggio e con sacrificio per liberare l’Italia dai tedeschi, avevano le famiglie chiuse nei campi di internamento.

La comunità nisei è molto orgogliosa delle proprie tradizioni. Periodicamente, nel passato, reduci sono tornati in Italia ripercorrendo il proprio itinerario bellico, rendendo omaggio ai loro compagni caduti e incontrando le popolazioni conosciute. Adesso il testimone è passato a figli e nipoti, che annualmente, a gruppi, visitano l’Italia sulle orme dei padri e nonni.

Belvedere di Suvereto è una delle tappe di questo pellegrinaggio. Quest’anno è stato richiesto all’Associazione Microcosmo dalla guida che accompagna il gruppo (una quindicina di persone) di seguire la tappa in Val di Cornia, curando la logistica e la visita a Belvedere di Suvereto e al Parco di Punta Falcone.

Stamani al visita a Belvedere (ore 10), alle 14.30 alle batterie di Punta Falcone a Piombino.