Il comandante Cutarelli e il colonnello Rampini
Livorno, 25 giugno 2022 - Nec recisa recedit, il motto dannunziano ’Neanche spezzata retrocede’ ha chiuso il saluto del colonnello Gaetano Cutarelli che lascia, dopo quasi quattro anni, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Livorno. Ha parlato della sua missione al vertice delle Fiamme Gialle, guidato dalla necessità di rafforzare il "rapporto con il territorio". Parole sincere quelle del colonnello Cutarelli che ha salutato tutti coloro che in questi anni hanno costruito, con lui, quella rete di protezione per una città più sicura: dal prefetto D’Attilio, al questore Massucci, dal procuratore capo Squillace Greco al comandante dei Carabinieri colonnello Sole. Prezioso il contributo dell’ammiraglio Biaggi comandante dell’accademia navale e del contrammiraglio Angora al timone della Capitaneria di Porto.
E’ stato letto, in apertura di cerimonia, il messaggio del presidente della Repubblica Mattarella, e del comandante generale Giuseppe Zafarana che ha sottolineato il ruolo delle Fiamme Gialle in una società in continuo cambiamento: "La capacità di evolversi, di rinnovarsi, di intercettare le traiettorie delle trasformazioni in atto, al fine di governarle e di rimanere costantemente allineati alle esigenze del Paese, è un tratto distintivo della nostra storia! Sempre, quando è stato necessario, ogni volta che le condizioni di contesto lo hanno richiesto, abbiamo trovato il coraggio, la forza e la determinazione di cambiare".
Poi l’elenco delle attività portate a compimenti negli ultimi mesi dalla Guardia di Finanza di Livorno. Vigilanza contro i traffici di droga, protezione civile, salvaguardia del tessuto socio economico, lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione e nel settore privato, sequestri patrimoniali, frodi fiscali, la macchina della Finanza ha lavorato a pieno regime con una squadra di 400 unità dislocate su tutto il territorio provinciale.
Il 248esimo anniversario della Guardia di Finanza è stato impreziosito dall’intervento del Comandante del Reparto Operativo Aeronavale, Colonnello Emiliano Rampini. A scandire il tempo, il trombettiere della Brigata Paracadutisti Folgore e un Quintetto dell’ Istituto Mascagni che ha eseguito l’Inno d’Italia e la Preghiera del Finanziere.
Applausi durante la consegna degli encomi che danno la misura del valore dell’attività della Finanza: al maresciallo Francesco Cursio Aversa e al maresciallo Giuseppe Pinto, in forza alla Stazione Navale per aver recuperato in mare importanti reperti storici sommersi, di epoca romana. Al maresciallo Bruno Franchi e al brigadiere Sergio Lasorsa per aver portato a termine una complessa indagine a contrasto dello spaccio e del traffico di stupefacenti perpetrati nella città di Livorno; al Luogotenente Paolino Bonaduce e al maresciallo ordinario Roberto Barbella per aver scoperto una frode connessa all’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di dispositivi di protezione individuale; al brigadiere Arcangelo D’Alessio e all’appuntato scelto Raffaele Dragone per aver portato alla luce un sistema di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che si fondava sulla celebrazione, dietro corrispettivo, di falsi matrimoni; al luogotenente Bruno Masiello e al maresciallo Giuseppe Campobasso per aver scoperto un sistema organizzato per il traffico illecito di rifiuti; al luogotenente Vittorio Nardone e al maresciallo Gaetano Perna per aver scovato una coltivazione di marijuana, durante una missione di volo.
Di tutto questo patrimonio il colonnello Cutarelli farà tesoro nelle sue prossime destinazioni dove saprà operare con quel giusto equilibrio che ha dimostrato anche a Livorno.