Il danno e la beffa dei pignoramenti

Livorno, ventotto famiglie rischiano di restare senza casa per i problemi del consorzio Consabit

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Ci sono 28 famiglie a Livorno che rischiano di finire in mezzo alla strada perché abitano in un immobile in via Giolitti 24 e 26 a Shangai, costruito dalla Cooperativa Consabit con fondi pubblici (della Regione) e su un’area del Comune, pignorato da una banca che aveva finanziato altre attività di Consabit (nel frattempo sotto procedura fallimentare) che aveva usato come garanzia proprio questo stabile di via Giolitti. Lo stabile di via Giolitti fu costruito in attuazione del piano di riqualificazione del quartiere Shangai attraverso il coinvolgimento della Cooperativa Consabit come soggetto privato che, dopo essersi aggiudicata il bando, in cambio si era impegnata a riservare una quota di aloggj perché fossero assegnati in locazione, tramite graduatoria comunale, a canone mensile calmierato. "Le 28 famiglie hanno sempre pagato fino ad ora l’affitto che tutto si può definire tranne che calmierato - denuncia Gianfranco Barba del sindacato inquilini Asia - perché c’è chi paga oltre 700 euro al mese. Si stima che in media gli assegnatari paghino al mese tra 100 e 200 euro in più del dovuto" . Così ieri mattina in via Giolitti sono arrivate le forze dell’ordine (polizia e carabinieri) per scortare i periti del Tribunale incaricati di fare le stime del valore di ogni abitazion dei civici 24 e 26 in previsione della vendita all’asta. I periti ritorneranno perché non hanno completato il lavoro e una volta che avranno finito, avranno tempo 90 giorni per presentare la perizia al Tribunale. Gli inquilini si sono già più volte opposti all’intervento del Tribunale. ll sindacato Asia con le famiglie ha manifestato anche ieri contro questa operazione. Proprio grazie al pressing del sindacato si è tenuto un primo incontro con la Regione e il Comune per trovare una soluzione. "Solleciteremo un ulteriore confronto con Regione e Comune per fare il punto della situazione. - annuncia il sindacato - Sia chiaro però che per noi le famiglie devono restare negli alloggi assegnati e hanno diritto di pagare canoni di affitto ribassati rispetto agli attuali. Canoni che vengono incassati da un anno dal curatore fallimentare di Consabit". Per il sindacato "i 28 alloggi non devono essere venduti all’asta ma devono passare nel patrimonio comunale perché sono stati costituti Co finanziamenti pubblici". In via Giolitti ieri c’erano anche il sindaco Luca Salvetti e l’assessore alla casa Andrea Raspanti, anche loro impegnati a districare questa intricata matassa. Non sarà facile.

L’assessore Andrea Raspanti spiega: "Sia il Comune che la Regione tramite le loro avvocature hanno già presentato al tribunale di Livorno istanza di sospensiva per bloccare la procedura di vendita all’asta dei 28 alloggi, ma il giudiuce l’ha rigettata. Esistono però altri precedenti in Italia che stiamo studiando per intraprendere ulteriori iniziative".

Monica Dolciotti