"Il dissalatore avrà costi enormi"

Capoliveri, gli esponenti del comitato del no spiegano: "Basterebbe riparare le tubazioni che perdono acqua"

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Il Comitato "No Dissalatore" non si arrende, nonostante i lavori dell’impianto siano già iniziati a Piana di Mola dopo svariati ricorsi del Comune di Capoliveri. L’attenzione sull’argomento è stata riportata in cima dopo un video sfogo di Gabriele Messina, imprenditore elbano e membro del Comitato, in cui manifestava il disappunto per le dichiarazioni rilasciate dal Mazzantini. "Sono elbano da generazioni – fa presente Messina - conosco bene il territorio e il fondale, non si possono paragonare i dissalatori installati al Giglio, Capraia e Giannutri con quello che andrà in funzione sull’Isola. Sono un imprenditore che ha puntato sul turismo sostenibile, avviando anche un progetto con il Parco e investendo diverse migliaia di euro per pannelli fotovoltaici, entro cinque anni punto alla costruzione di un sistema di canalizzazione dell’acqua piovana. Amo la nostra isola, è un dovere per noi preservarla, lo dobbiamo alla natura, ma anche ai nostri figli. Pretendo chiarezza su un progetto che è obsoleto, sotto il piano energetico tanto quanto quello ambientale, e non è conforme alle opportunità che oggi abbiamo di risolvere il problema dell’acqua. Ci sono dissalatori di ultima generazione che hanno un basso impatto e permettono anche di accumulare acqua". Dello stesso parere il presidente del comitato "No Dissalatore" Italo Sapere che aggiunge: "Quello che è stato detto nei Tg è vergognoso. Si sta parlando di un progetto per un impianto che sarà fra i più grandi d’Europa. C’è un problema di mancanza d’acqua sull’isola? Ma per stessa ammissione dell’Asa perdiamo circa il 50% di acqua per perdite alle tubazioni. Inoltre non è stato mai comunicato il costo della gestione dell’impianto e quanto graverà sul costo dell’acqua per i cittadini". Il sindaco di Capoliveri, Walter Montagna, ha riferito che sono stati già fatti cinque ricorsi per bloccare i lavori, e che procederanno con un sesto. Noi siamo sicuri della bontà della nostra battaglia. La legge "Salva Mare", approvata da poco dal Parlamento, ci appoggia, se dovesse essere approvato oggi il progetto del nostro dissalatore non risponderebbe ai requisiti richiesti. Moralmente sappiamo la legge è dalla nostra, purtroppo non vi rientriamo per una manciata di giorni. Non c’è stata fornita nessuna scheda tecnica sulle sostanze caustiche che andranno in mare, la mia preoccupazione è gli eventuali danni che deriveranno da questo impianto li sapremo quando sarà troppo tardi".

Nicolina Ammirati