"Il futuro della costa dipende dalla Tirrenica"

Livorno, i sindaci preoccupati per il balletto di notizie sul taglio dei 200 milioni di euro destinati a questa arteria stradale

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Non c’è di che stare tranquilli quando si parla di Tirrenica. Troppe parole, troppe promesse, tanti anni di progetti, impegni e battaglie politiche poi, quando si arriva alla soglia dell’agire c’è sempre qualche intoppo.

Questa volta è stato il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda a sollevare i dubbi sui soldi (200milioni di euro) che sarebbero evaporati dal Dpf 2022, destinati al progetto della Tirrenica. Le preoccupazioni di Breda sono state in parte compensate dalle parole del parlamentare livornese Andrea Romano che, dopo aver parlato con il ministro, ha assicurato che i soldi ci saranno nella legge di bilancio.

I sindaci però sono piuttosto preoccupati. Il primo cittadino Livorno Luca Salvetti dice: "La Toscana Costiera sconta già ritardi e deficit di collegamenti con l’alta velocità e la rete autostradale verso sud. Un’opera come la Tirrenica è imprescindibile. Il Governo ci deve sostenere e non trascurare. La Toscana costiera ha buoni collegamenti verso nord, ma a sud è tagliata fuori come per l’alta velocità. Non si può più aspettare. In gioco sono il nostro futuro e il nostro sviluppo".

Gli fa eco il sindaco di Rosignano Marittimo Daniele Donati: "Attendiamo conferma da Roma. Si tratta di un’opera essenziale per il nostro territorio. Un arretramento sul progetto della Tirrenica sarebbe inaccettabile. Dopo avere trovata la quadra attraverso la risistemazione e l’adeguamento del tracciato dell’Aurelia fino a Civitavecchia, adesso si devono aprire i cantieri per eliminare la strozzatura nel collegamento stradale costiero tra Grosseto e Civitavecchia". Il sindaco prosegue: "Visto che ci sono, torno a chiedere l’abolizione del pedaggio autostradale tra Rosignano e San Pietro in Palazzi il cui pagamento era finalizzato a finanziare il primo tratto di autostrada che avrebbe dovuto proseguire dopo San Pietro in Palazzi. Oggi è anacronistico perché il progetto è cambiato visto che il Corridoio Tirrenico ha cambiato tracciato".

Interviene anche il vicepresidente della Provincia Pietro Caruso: "Noi l’avevamo messo nelle opere importanti che dovevano essere finanziate. Ci era stato chiesto dall’Unione delle Province. Dovevamo spingere sulla Tirrenica e l’abbiamo fatto. Quindi non accetteremo alcune retromarcia. Questa infrastruttura serve a raggiungere obiettivi di sviluppo del territorio. Indietro non si torna".