"Il meteorite di Calenda sulla burocrazia e non certo su Piombino"

Il post del leader del Terzo Polo e le reazioni in città

Il post di Carlo Calenda sul colore della nave rigassificatrice ,chiesto come chiarimento dalla Soprintendenza, è stato letto a Piombino come una sorta di offesa alla città. Calenda ha scritto: "Un paese che merita il meteorite" riferendosi chiaramente alla burocrazia che da suo punto di vista frena l’Italia e si spinge a tal punto di voler conoscere il colore di una nave ormaggiata in un porto industriale come se il paesaggio circostante con lo sfondo delle Acciaierie potesse essere ’danneggiato’ da una scelta cromatica rispetto a un’altra. "L’invettiva di Calenda – spiega Matteo Tortolini, referente di Italia Viva in Val di Cornia – è rivolta chiaramente al paese Italia e alle Soprintendenze che si occupano del colore di una nave in sosta temporanea, all’interno di una vicenda che ha per altro verso implicazioni ben più serie e importanti di tipo produttivo, ambientale e territoriale. Pensare, scrivere e divulgare che venisse augurato lo scoppio di un meteorite sulla città di Piombino è quindi del tutto fuori luogo e falso se vogliamo dire le cose come stanno. Che poi, invece, lo facciano amministratori pubblici per farlo riferire alla città di Piombino è anche peggio. Tutte le forze di governo hanno deciso di collocare il rigassificatore a Piombino per ragioni tecniche. Tutte le forze politiche compresa Fratelli d’Italia hanno ribadito poi con atti parlamentari la necessità di collocare la nave gasiera a Piombino".