"Il nuovo impianto Eni deve essere sostenibile"

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Il sindaco di Livorno Luca Salvetti replica al gruppo ambientalista Le Magliette Bianche che ha chiesto a lui, e al sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini, di dimettersi "per le mancate bonifiche del Sin di Livorno" e per "la loro euforia – così hanno scritto – per il progetto della bioraffineria Eni a Stagno".

"Le Magliette Bianche e i cittadini che seguono le vicende legate alla raffineria, sanno che grazie ai due sindaci in carica, è stato respinto al mittente un progetto che dentro l’Eni avrebbe portato un non meglio precisato impianto che avrebbe avuto come carica i rifiuti della piana fiorentina. Proprio in occasione di un evento con i cittadini, io dissi determinate cose che sono state rispettate in tutto e per tutto durante il percorso di questi tre anni. Le nostre amministrazioni hanno lavorato dall’inizio per monitorare i progetti di bonifica. Anche nella richiesta di procedere per la bioraffineria, che garantisce i livelli occupazionali e il futuro dell’azienda e del reddito per centinaia di famiglie, abbiamo messo al primo posto la sostenibilità ambientale". Prosegue Salvetti: "I dati ci confermano che il nostro impegno ha portato a migliorare tutti gli indicatori contenuti nel rapporto annuale sull’ecosistema ambientale. Non ci fermiamo perché questa visione la vogliamo applicare in tutte le partite ambientali che riguardano il territorio e che nessuno in passato ha risolto in maniera organica. Chiediamo quindi al nuovo Governo, e penso vogliano farlo anche le Magliette Bianche, impegni concreti per garantire bonifiche e miglioramenti ambientali in un impianto (la raffineria) che deve lavorare far lavorare, ma garantendo il rispetto dei diritti dei residenti e la tutela complessiva della salute dei cittadini".