Il Pd ha girato la clessidra

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Michela

Berti

Ha ingranato la ’quinta’ il sindaco Luca Salvetti sul nuovo ospedale. Venerdì pomeriggio una firma importante, attesa da tempo, con le aree del Parco Pertini cedute all’Azienda sanitaria che metterà così mano ai lavori. Sulla sanità è forte il pressing del Partito Democratico che, pare, abbia dato al sindaco una sorta di ’ultimatum’. Non c’è infatti solo la realizzazione del nuovo ospedale, il Pd invoca un cambio di passo anche nella gestione dei servizi sanitari e, soprattutto, lamenta i ritardi sulle nomine di primari al posto di quelli andati in pensione. Viene chiesto a Salvetti di governare la fase di transizione verso il nuovo presidio ospedaliero facendo il possibile per garantire servizi di qualità. Il sindaco infatti è il primo referente della salute di una comunità anche se le decisioni in materia vengono prese dalla Regione.

Da qui dunque l’irritazione di via Donnini e il pressing su Salvetti. Una delega, quella della sanità, che il ’partitone’ darebbe volentieri a Andrea Raspanti – assessore al sociale e alla casa, ex Buongiorno Livorno oggi nel gruppo Futuro – sul quale si stanno concentrando le attenzione di un bel gruppetto di piddini che pensano già al ’dopo Salvetti’. Dell’attuale sindaco non piace la troppa autonomia decisionale, "in fondo – dicono le gole profonde del Pd – è stato eletto grazie ai nostri voti". Altrettanto vero, però, che "alla candidatura di Salvetti – rispondono i fans del primo cittadino – il Pd è approdato perchè tra gli iscritti non c’era un nome che potesse ’ripulire’ la faccia del ’partitone’ dopo lo schiaffo del 2014". Il Pd, a metà mandato amministrativo, ha dunque girato la clessidra. Vedremo

se la firma di venerdì rallenterà lo scorrere

della sabbia...

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