
Firenze, 4 maggio 2023 – La Corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione dell'infermiera di Piombino (Livorno), Fausta Bonino, per sei casi di morte sospetta in corsia sui 10 totali di cui è stata accusata nella vicenda giudiziaria. E ci sarà un nuovo processo di appello a Firenze per i quattro decessi sospetti sui quali la Suprema Corte non ha confermato la sentenza di assoluzione della corte di appello di Firenze del 22 gennaio 2022. I decessi avvennero fra il 2014 e il 2015 tra pazienti del reparto dove lavorava l'infermiera. Fausta Bonino era imputata con l'accusa di averne causato la morte iniettando massicce dosi di eparina alle vittime.
In primo grado la donna era stata condannata all'ergastolo. I fatti contestati risalgono al 2014 e al 2015. La corte d'appello l'ha assolta "per non aver commesso il fatto” dall'accusa di omicidio, infliggendole una anno e mezzo per ricettazione, dopo che nella sua casa erano stati trovati alcuni medicinali. In primo grado invece era stata ritenuta colpevole per quattro dei dieci decessi in corsia contestati.