"Il popolo iraniano ha il diritto a una vita umana"

Giornata Mondiale, a Livorno il grido degli studenti stranieri: "Mohsen impiccato perché aveva manifestato contro l’assassinio di Mahsa"

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È stata celebrata anche a Livorno la ’Giornata Mondiale per i Diritti Umani’. L’evento si è tenuto nella sala del Consiglio Comunale. Tra coloro che sono intervenuti oltre il sindaco Luca Salvetti e l’assessore alla cooperazione e pace Barbara Bonciani, c’erano anche Antonio Scordia responsabile coordinamento Medio Oriente e Nord Africa di Amnesty International Italia (in collegamento da remoto), Alican Yildiz presidente associazione Mezza Luca Rossa Kurdistan e una delegazione di studenti iraniani che studiano all’Università di Pisa.

Toccante è stato il momento in cui uno di loro ha preso la parola ricordando Mohsen Shekari, 23 anni, arrestato per aver partecipato alle proteste anti governative. È stato impiccato l’8 dicembre. L’ennesima vittima della repressione per le proteste contro il regime degli ayatollah divampate dopo la morte di Mahsa Amini, la prima donna che ha perso la vita in Iran perché accusata di avere indossato male il velo obbligatorio. Aveva 22 anni, di origine curda. È stata picchiata e uccisa dalla polizia morale a settembre. Lo studente iraniano ha letto una lettera: "Mohsen Shekari aveva 22 anni, faceva il barista e amava i videogiochi. Lui come migliaia di altri manifestanti era sceso nelle strade per protestare dopo l’orribile assassinio di Mahsa Amini. Giovedì (8 dicembre, ndr) è stata pubblicata la notizia dell’impiccagione di Mohsen. La Repubblica Islamica lo ha condannato a morte dopo 74 giorni dal suo arresto e 18 giorni dopo la prima udienza in tribunale a porte chiuse senza avvocato". Ha proseguito: "Oggi siamo qua per la ’Giornata Mondiale per i Diritti Umani’ per raccontare degli iraniani che da quasi mezzo secolo lottano per la libertà. Noi che viviamo a Pisa sosteniamo il diritto del popolo iraniano a una vita umana, la lotta contro l’apartheid di genere. Consideriamo nostro dovere distruggere i muri delle carceri iraniane con la rivoluzione. Ventimila iraniani sono stati arrestati per le proteste contro il regime. 5 di loro sono stati condannati a morte. Uno di loro giovedì...". Il sindaco Salvetti ha ricordato: "Il Granducato di Toscana fu il primo (30 novembre 1786, ndr) ad abolire la pena di morte. Livorno come città è nata dalle ’Leggi livornine’. Ebbene la ’Giornata mondiale dei Diritti Umani, coinvolge la nostra regione e la nostra città. È per questo che abbiamo voluto organizzare una celebrazione con il massimo coinvolgimento". L’assessore Bonciani: "La violazione dei diritti umani ci indigna e fa riflettere su ciò che succede nel mondo, rendendoci pronti alla denuncia".

M.D.