Il potere delle correnti non oceaniche

Migration

di Michela

Berti

Dove nascono le correnti? In oceanografia - scrive Wikipedia - la corrente oceanica è una massa di acqua marina in movimento rispetto all’acqua che la circonda e dalla quale si può differenziare per densità, salinità, temperatura. In politica la corrente - sempre secondo la stessa fonte - è un gruppo di persone che si organizza autonomamente all’interno di un partito allo scopo di imporre la propria linea politica o di acquisire una maggiore porzione di posti chiave e di incarichi per i propri membri. Nell’intervista rilasciata a La Nazione Giancarlo Mazzoni, storico militante del Partito Comunista, ha confessato di aver lasciato il Pd per colpa delle correnti. Perchè nel Partito Comunista si litigavano anche duramente nelle riunioni - ha detto Mazzoni - volavano le seggiole, poi però alla fine tutti si allineavano. Solo se la frattura era insanabile allora si andava alla scissione. Ora invece nel Pd - per parlare del primo partito cittadino, ma ci sono anche negli altri partiti solo che essendoci meno iscritti le correnti sono refole - i capibastone vanno per la maggiore. Dai renziani agli ex dem, con l’unico scopo di acquisire poltrone. Uno scopo che sembra ben poco edificante per una politica che invece dovrebbe essere a servizio della città. Le correnti ruotano intorno a una persona e si fanno la guerra, talvolta

si riuniscono non tanto per qualcosa ma, nella maggior parte dei casi, contro qualcuno. Correnti che, insomma, si autoalimentano dello scontro e che, forse, rappresentano il vero cancro dei partiti. Corrente, tradotto: uso del potere con il falso riferimento all’ideologia politica.