Il primo atto solenne tra lacrime e tamburi

Alla cerimonia ha partecipato il sottosegretario alla Difesa. Perego di Cremnago

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E’ il primo atto solenne, d’impegno con la Patria e con la Marina, che vale per tutta la vita: il giuramento di fedeltà che con un rito uguale ormai da decenni si svolge nel piazzale del brigantino dell’Accademia Navale da parte degli allievi ufficiali. Ieri hanno giurato in 186 davanti alla brigata allievi schierata in formazione di parata, i labari delle istituzioni locali e delle associazioni ex-combattenti e un migliaia di parenti e amici, fermi a congelarsi sulle tribune aperte del piazzale ma con una comune passione testimoniata anche da due importanti neofiti: il giovane sottocapo di stato maggiore della difesa, dottor Matteo Perego di Cremnago e il nuovo comandante dell’Accademia contrammiraglio Lorenzano Di Renzo. Al loro fianco l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Difesa e il parigrado Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina. Al largo faceva bella mostra una delle più moderne unità della nostra flotta, il Caio Duilio. Piccola nota di colore: per il giuramento è stata riportata in auge l’antica tradizione della “ritirata” serale dei marinai, con la banda musicale che ha percorso il viale Italia suonando “Stanotte o marinar si dorme nel quartier la bella nave italica nel porto getta l’ancora…” tra rulllo di tamburi e applausi del pubblico. Gli allievi che hanno giurato fedeltà” alla Patria e alle istituzioni della Repubblica” erano 132 della prima classe, i cosiddetti “pivoli”, 44 allievi in ferma prefissata e 10 allievi piloti di complemento. Il sottosegretario Perego di Cremnago e gli ammiragli hanno ricordato che la Marina è ai vertici della qualità e della capacità di deterrenza. Ma quello che più conta è la formazione professionale, che si basa anche sui temi dell’etica e dell’onore. Perchè, come dice la preghiera dei marinai, “benedici o Signore le care genti, il riposo del popolo, e noi che per esso vegliamo in armi sul mare”.