Il resort con la filiera agricola

San Vincenzo, progetto innovativo di Riva degli Etruschi che produce in proprio gli alimenti

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Economia circolare per un turismo sostenibile. Carciofo violetto, itticoltura, vino, olio bio.

Parte dal cibo la nuova stagione del resort Riva degli Etruschi che annuncia la sinergia con la condotta Slow Food Costa degli Etruschi e con le aziende agricole e ittiche del territorio.

"Si tratta di un progetto ambizioso che richiede grande impegno da parte di tutti noi. Chi lo sposa, sposa un modo di vivere" ha sottolineato Vieri Mantelli responsabile marketing ristorazione Riva degli Etruschi. Che ricorda come tutto sia iniziato un anno fa con la realizzazione dentro la struttura di un orto "creato per fornire i nostri ristoranti. Un progetto che continua ad andare va avanti, dove non arriviamo noi, arrivano i produttori locali". Ma il progetto si è ingrandito e si è costituita un’azienda agricola collegata al Riva degli Etruschi. Sessanta ettari per produrre ortaggi, "vino (Marittimo rosso e bianco), grazie alla collaborazione con il noto produttore Michele Satta, e ancora olio biologico, e ora anche gin e grappa e farina". E adesso Riva degli Etruschi è fra i pochi produttori in Val di Cornia ha produrre anche il carciofo violetto. Proprio con l’obiettivo di promuovere un’offerta gastronomica capace di salvaguardare, stimolare le eccellenze del territorio Riva degli Etruschi ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Slow Food e con l’Università di scienza gastronomiche di Pollenzo. A ricordare il percorso e i punti principali della collaborazione con l‘Università è stato il vicepresidente dell’ateneo Silvio Barbero. "Questo è un punto di partenza fondato su tre elementi fondamenti. Il primo è l’aver scelto – il resort Riva degli Etruschi - di investire nella struttura turistica e nella filiera locale con la nascita dell’azienda agricola che diventa uno dei fornitori della struttura. Secondo elemento il rapporto con il territorio anche grazie alla condotta Slow Food. Una percentuale alta delle materie prime utilizzate nei ristoranti di Riva degli Etruschi arriva dalla filiera locale. Il terzo elemento riguarda i prodotti ittici. Al ristorante Nautico è stato applicato il decalogo per il pesce di Slow Food e quest’anno diventerà il protagonista dell’intera offerta gastronomica di questo ristorante. Il focus sarà la stagionalità e sostenibilità del pesce. Ovvero non verrà servito né il tonno rosso né il salmone di allevamento, coerentemente con l’idea di sostenibilità. Perchè non si sceglie solo la sostenibilità ma si fa anche la cultura del prodotto".

"Da adesso avremo grazie al Riva degli Etruschi un produttore in più del carciofo violetto" ha evidenziato per Slow Food la presidente della Condotta Costa degli Etruschi Antonella Nencini che ha sottolineato l’importanza della sostenibilità e di far conoscere le nostre eccellenze.

Si è complimentato con il progetto di Riva degli Etruschi anche il sindaco di San Vincenzo Paolo Riccucci. "Questo modo di far turismo è quello vincente". Poi è stata anche lanciata l’idea di realizzare un’open day, un giorno di festa per far consocere questa realtà imprenditoriale vitale e innovativa, un po’ meglio anche ai residenti della Val di Cornia.

Maila Papi