Il servizio psicologico dell’Asl "Supporto per tutte le patologie"

Come funziona il reparto nelle Valli Etrusche. Parla la responsabile . Patrizia Fistesmaire

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Nelle Valli Etrusche il servizio psicologico è presente sia in ospedale, sia sul territorio. L’incremento dell’attività di supporto psicologico permette una capillare presa in carico di tutti quei pazienti affetti da malattie organiche che vivono la sofferenza e il dolore emotivo determinato dalla perdita della salute fisica. "Per le Valli Etrusche questo è un primo importante passo perché permette di colmare un bisogno significativo per molti pazienti". Patrizia Fistesmaire, direttrice della psicologia della continuità ospedale territorio Asl nord ovest, riassume il lavoro fatto nella seconda metà dell’anno. "L’aumento dell’offerta ha facilitato una riorganizzazione delle attività in tutta la zona sud, dove abbiamo cercato di consolidare e sviluppare le attività psicologiche di continuità, attraverso la presenza dello psicologo in ospedale e all’interno dei percorsi diagnostico terapeutici, così come già avviene negli altri territori dell’Azienda". "Nell’ottica dei percorsi clinico assistenziali è l’operatore che segue la persona nelle diverse fasi della malattia e nei luoghi in cui egli si trova, dall’ospedale al territorio e viceversa. Infatti, i percorsi diagnostici terapeutici consentono alla persona assistita di ricevere diagnosi e cura da parte di un’equipe multidisciplinare, dove le esigenze di cura della persona vengono prese in considerazione. Mi riferisco a bisogni organici, psicologici e sociali. Oggi sappiamo bene – continua Fistesmaire - quanto questi bisogni siano importanti nelle persone che sviluppano una malattia organica, cronica o degenerativa; dunque lo psicologo lavora insieme agli altri specialisti nella definizione del progetto per la persona e con la persona assistita e i suoi caregivers". Soddisfazione per il risultato anche da parte di Antonella Tomei, direttrice del dipartimento di sanità territoriale. Giovanna Poliseno, direttrice degli ospedali di Cecina e Piombino sottolinea come il lavoro congiunto con il direttore dell’area omogenea patologie cardiovascolari abbia portato, anche nella zona sud, ad una riorganizzazione della valutazione e della presa in carico nei diversi ambiti delle malattie croniche e degenerative.