"Il sindaco si metta a un tavolo per ragionare sull’impianto"

Piombino, dopo La Russa anche Rampelli di Fratelli d’Italia chiede a Ferrari di cambiare linea. Anche i moderati per il sì

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Non si ferma la discussione sul rigassificatore di Piombinio. "Bisogna mettersi a un tavolo e trovare una soluzione". Così il vicepresidente della Camera Rampelli di Fdi sul rigassificatore di Piombino. Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo ad Agorà Mattina, la trasmissione di Rai Tre ha spiegato: "L’energia è una questione di interesse nazionale, le comunità locali hanno il diritto di manifestare la loro contrarietà, ma penso si debba discutere in perfetta trasparenza sul tema dei ristori e delle compensazioni, si deve aprire un tavolo tra il sindaco, il territorio e il governo nazionale per trovare una soluzione che tenga insieme interessi nazionali e locali". E’ già il secondo esponente di Fratelli d’Italia (l’altro è stato Ignazio la Russa), che chiede al sindaco Francesco Ferrari di ragionare sull’impianto per capire se si può trovare una soluzione, invece di dire un secco ’no’.

E sempre sul rigassificatore di Piombino, che con l’aumento delle bolllette ha assunto un ralo ancora più cruciale in questa campagna elettorale, interviene anche Matteo Renzi annunciando una iniziativa di Carlo Calenda che sarà a Piombino il sette settembre. "Bisogna smettere di continuare a dire di no agli impianti – ha affermato Renzi a una iniziativa a Viareggio – come il rigassificatore a Piombino dove il 7 settembre arriverà Calenda a spiegarlo, perché le compensazioni sul territorio permettono alle imprese e alle famiglie di risparmiare, come sta accadendo in Basilicata". Per il sì anche la lista ’Noi moderati’. "Il

rigassificatore di Piombino va fatto". Lo chiarisce Roberto Paolucci, medico chirurgo e schierato come capolista nel collegio plurinominale di Firenze e Pisa per la Camera dalla formazione figlia del patto tra Giovanni Toti, Luigi Brugnaro, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa che fa parte del centro destra.

"Il momento di emergenza impone scelte coraggiose: il rigassificatore serve al Paese ma il metodo adottato fino ad oggi è stato sbagliato e controproducente, perché il territorio dev’essere sempre coinvolto e soprattutto ricompensato". Questa la posizione di Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e candidata. Per il no Rifondazione Comunista., "Noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare ribadiamo il no ai rigassificatori a Piombino e altrove". Così in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Fabrizio Callaioli, consigliere comunale di Piombino di Rifondazione Comunista candidati di Unione Popolare con de Magistris.

Infine L’Unione Sindacale di Base (Usb) ha lanciato la proposta di uno ‘sciopero generale’ per il prossimo 14 ottobre contro l’installazione del rigassificatore nel porto di Piombino. L’iniziativa è della federazione provinciale livornese che invita a costruire una "mobilitazione insieme a tutta la città", "a partire dai lavoratori, dai comitati cittadini e da quei soggetti che, proprio in queste settimane, hanno chiesto a gran voce la proclamazione dello sciopero. Quel giorno Piombino dovrà lanciare un segnale forte e determinato".

Luca Filippi