Il tifo vira da Ernesto ad Amedeo

Livorno, nella curva amaranto i quadri di Modigliani prendono il posto della storica icona del Che Guevara

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Da Che Guevara a Modigliani. Cambiano i simboli della curva amaranto. Da un po’ di tempo, fra gli striscioni dei club, è apparsa la gigantesca bandiera che raffigura una donna che sembra presa da un quadro di Amedeo Modigliani, uno degli artisti più importanti della nostra città. Le donne dei quadri più famosi di Modì, quasi trasfigurate, con il collo allungato e i lineamenti appena accennati, ora, a cent’anni dalla morte dell’artista, diventano icone per il tifo calcistico amaranto. Sarà stata la mostra di Modigliani al Museo di Città che ha avuto migliaia di visitatori, sarà che c’era bisogno di un nuovo simbolo, fatto sta che al ’politico’ Che Guavara si è sostituita una figura ispirata all’arte. Anche nella sfida del Livorno ad Arezzo è tornata la figura che richiama Jeanne Hébuterne che fu la modella e l’ultima compagna di Modigliani a Parigi.

Del resto ne è passato di tempo dal 28 marzo 1997, uno dei momenti di maggiore esaltazione del Che a Livorno. Si giocava una partita della Nazionale Under 21, Italia Moldova 6-0, a Livorno. Cristiano Lucarelli segna al volo su lancio di Francesco Totti e porta il risultato di 5-0 per gli azzurri. Corre sotto il settore dove stanno i livornesi e si alza la maglietta: “Il Livorno è una fede, gli Ultras i suoi profeti”. Al centro Ernesto Guevara de la Serna, per tutti “Che”. Una scena andata in diretta tv che fece epoca. E ancora, più di recente, due anni fa la visita a Livorno di Juan Martín Guevara, fratello di Ernesto: "Questo sabato ho vissuto una mattinata speciale grazie all’incontro con Juan Martín Guevara, fratello di Ernesto, un momento coinvolgente ed emozionante – aveva detto il sindaco Luca Salvetti all’epoca – un incontro – servito a ripercorrere un pezzo di storia dell’America latina e della rivoluzione Cubana". "Con una simpatia unica e una carica indescrivibile – continua Salvetti – Juan Martín ha raccontato tante cose e ha voluto sapere tutto su Livorno, una città che come ha più volte ricordato possiede tratti e caratteristiche che lo hanno fatto sentire da subito a proprio agio". Al termine dell’incontro c’è stato uno scambio di pubblicazioni sul Che e sulla storia di Livorno e una foto ricordo con il gagliardetto del Livorno calcio i cui tifosi, Juan Martín, ha detto di conoscere bene. Il fratello minore del “Che” ha espresso la passione che nutre verso i colori e la tifoseria amaranto: "Tifosi amaranto nel mio cuore". Ma ora la tifoseria amaranto ha riscoperto un altro eroe, Amedeo Modigliani, anche lui a suo modo un ribelle, capace di interpretare lo spirito della città.

Luca Filippi