Il Tuscania ricorda il Libano La missione di 40 anni fa

Duecento veterani alla caserma Vannucci a Livorno per la cerimonia. Il primo battaglione carabinieri paracadutisti protagonista in Medio Oriente

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Commemorazione ieri alla caserma Vannucci a Livorno del 40esimo anniversario della partecipazione del primo battaglione carabinieri paracadutisti Tuscania alla missione Italcon, che vide impegnate le forza armate italiane in Libano dal 24 settembre 1982 al 6 marzo 1984. L’Italia con Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna "fu chiamata a ristabilire la sovranità dell’autorità del Governo Libanese nell’area di Beirut – è stato ricordato durante la celebrazione – e a garantire l’incolumità della popolazione civile. Fu la prima missione militare italiana dalla fine della seconda guerra mondiale".

Alla commemorazione hanno partecipato 200 veterani in congedo del Tuscania. Su un contingente di 8345 uomini, i carabinieri paracadutisti furuno circa 200 impegnati a presidiare le vie di accesso ai campi palestinesi di Sabra e Chatila dopo i violenti scontri avvenuti tra il 16 e il 18 settembre 1982, ai check-point e a difesa della base ’Rubino’ e dell’ambasciata d’Italia.

Le condizioni ambientali erano complesse ed i rischi determinati dalla elevata instabilità politica e sociale di quel teatro operativo, come dimostrò l’attentato del 23 ottobre 1983 che causò la morte di 200 marines statunitensi e 60 paracadutisti francesi, in cui i carabinieri si impegnarono nel soccorso dei superstiti.

A testimonianza del lavoro svolto dal contingente Italcon sono state rirdate parole che il Presidente della Repubblica dell’epoca Sandro Pertini il 26 febbraio 1984: "I soldati italiani hanno saputo compiere il loro dovere con umanità. Gli altri contingenti si chiudevano in se stessi e basta, loro no: andavano incontro alla popolazione, aiutavano la popolazione. Sono stati umani verso la popolazione".