Il vice questore Falciola: "La polizia al fianco della Casa San Giuseppe"

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Casa San Giuseppe a Quercianella gestita dalle Figlie di Carità di San Vincenzo de’ Paoli, coordinate da suor Raffaella Spiezio, non è solo una casa per le ferie, ma è anche un luogo di accoglienza per molte persone in difficoltà come bambini malati, persone richiedenti asilo, famiglie che si ritrovano prive di una casa e di relazione di supporto.

La casa è sempre a disposizione ed è in rete con le istituzioni cittadine per dare una mano a chi è in difficoltà visto il periodo di particolare fragilità del tessuto sociale.

Le modalità di accoglienza sono molto flessibili e puntano a promuovere la dignità di chi viene ospitato cercando di prevenire il disagio e limitando questo al suo nascere.

In questa opera le Figlie di Carità operano in stretto rapporto con la Polizia di Stato, che a sua volta "unisce alle attività di repressione e contrasto del crimine in un più ampio contesto di prevenzione, anche le attività di aiuto alle persone fragili e di prima assistenza trovando quindi nella casa San Giuseppe una collaborazione concreta e un completamento delle proprie funzioni" spiega il vice questore Francesco Falciola. Infatti "nel tempo sono state progettate e realizzate insieme alla Questura – ricorda il vice questore Falciola – varie attività di servizio alle persone più svantaggiate in modo che queste trovino una risposta nel bisogno immediato, ma anche affinché si sentano protette e supportate".

Il rapporto tra Casa San Giuseppe e la Questura segna quindi la quotidianità di queste due realtà che, pur diverse nei ruoli, mettono a sistema le proprie risorse a sostegno di chi si trova in difficoltà.