Ilio Barontini, la Bellandi e Lenny Bottai

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Michela

Berti

Sono andati a presentarla persino in Regione la Coppa Barontini. Con la nuova direzione targata Monica Bellandi - capace di trasformare in oro quello che tocca - la Coppa Barontini sta conquistando spazi e visibilità che vanno ben oltre i confini cittadini. La forma è anche sostanza, a volte. In questo caso però i flash sulla gara remiera - andata in scena ieri sera lungo i magici canali della Venezia - hanno destato un po’ di disappunto in coloro che pensano più alla sostanza che alla forma. Perchè la sostanza è il ricordo di Ilio Barontini, la forma è rappresentata dalla gara remiera e dalla festa che coinvolge una bella fetta di città.

L’associazione Ilio ’Dario’ Barontini - nella quale spicca il nome di Lenny Bottai - ha lanciato giorni fa una campagna tesseramento per realizzare il bandierone dedicato a Ilio Barontini che è stato esposto ieri sera in Fortezza. L’associazione, come si legge sul profilo Facebook, "ha criticato la gestione dell’aspettando la Barontini priva di un’iniziativa su chi è stato Ilio". Così ieri sera è stato allestito anche un banchetto con opuscoli di approfondimento sulla storia di Ilio ’Dario’. L’associazione prende di fatto le distanze dal lavoro del comitato bollato di avere una riverenza istituzionale che poco avrebbe a che fare con la vera natura di questa manifestazione

che affonda le radici nella passione per la tradizione remiera della nostra città e il ricordo del partigiano di matrice anarchica decorato dall’Unione Sovietica con l’Ordine della Stella Rossa.

La frattura che si è consumata dietro a questo nome è destinata ad avere strascichi. Vedremo chi la spunterà tra il comitato Coppa Barontini di Monica Bellandi e l’associazione Ilio ’Dario’ Barontini di Lenny Bottai.