"Impianto sicuro, ultima generazione"

Piombino, rigassificatore: la sottosegretaria Vannia Gava risponde ai sindaci sul problema del rischio

"La scelta di Piombino per la nave-rigassificatore è dovuta al fatto che è un luogo prossimo all’infrastruttura con la rete già pronta, che consente di avere un impianto funzionante, pronto a ricevere gas, nel più breve tempo possibile, già nei primi mesi del 2023". Così Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica e capo dipartimento della Transizione ecologica della Lega, in un’intervista a Radio24, torna a parlare del rigassificatore in arrivo nel porto, arrivo previsto nei primi mesi del 2023, spiegando il perchè la scelta è caduta su Piombino.

"Altrove servirebbe più tempo. Questo tra l’altro è un impianto di ultima generazione, recente, sicuro e che ha un impatto sull’ambiente quasi nullo. Il rigassificatore scelto ed acquistato per Piombino ha tutti i criteri di sicurezza. È un rigassificatore che è uscito dai cantieri navali nel 2015, con una tecnologia recente, e rispetta tutti i criteri ambientali per ridurre i rischi al minimo".

Il sottosegretario Gava evidenzia che "la decisione non è certo stata imposta: nei mesi scorsi sono stati coinvolti gli amministratori locali come gli allevatori ed altre categorie che avevano manifestato preoccupazione - continua il sottosegretario Vannia Gava - oggi rispetto al passato riusciamo a far convivere sviluppo sostenibile e tutela ambiente". Il sottosegretario Gava ha parlato anche di stoccaggi di gas. "Ne abbiamo in linea con gli anni scorsi, soltanto qualche punto percentuale in meno dello scorso: è una misura per tamponare una eventuale emergenza". E sulle proteste del territorio per la scelta di posizionare un rigassificatre nel porto di Piombino ritenuta dannosa per l’ambiente, per gli impianti di itticoltura, per il turismo, sulla manifestazione che si è tenuta in piazza Bovio con duemila persone, insieme a tutti i sindaci della Val di Cornia (era presente anche il sindaco di Follonica) per dire no al rigassificatore, il sottosegretario alla Transizione ecologica è stato chiaro, parlando di rispetto dell’ambiente: "Io capisco i dubbi dei sindaci locali, che parlano dei danni ambientali negli anni ‘60 - ha concluso Gava - è vero, in passato sono state fatte opere che hanno danneggiato l’ambiente. Ma nel frattempo dagli anni ‘60 ad oggi in questo settore la tecnologia è talmente avanzata, che ormai riusciamo a far convivere quello che è lo sviluppo sostenibile a quella che è la tutela dell’ambiente. Sono tutti impianti che rispettano l’ambiente, ma soprattutto sono tutti impianti monitorati".

m. p.