Evade 162mila euro di imposte e fa la bella vita su uno yacht: denunciata

Nei guai un'imprernditrice livornese del settore gioielli

Guardia di finanza

Guardia di finanza

Livorno 29 novembre 2019 - E'  scattato il sequestro di beni e valori di importo equivalente alle imposte evase per 162 mila euro a carico di una imprenditrice livornese del settore gioielli che aveva occultato per il 2016 un reddito di 378 mila euro. Era infatti socia al 90% di una società di comodo della quale risultava una gestione in perdita per avere un indebito beneficio tributario.

A scoprire tutto la guardia di finanza di Livorno che ha scovato anche una imbarcazione di 24 metri con motori da 3000 cavalli a disposizione dell'imprenditrice e del marito con la quale hanno girato i porti più esclusivi del Tirreno settentrionale: da Cala de’ Medici all’Isola d’Elba, a Porto Cervo fino alla Corsica. Il lussuoso natante e il suo equipaggio, per 4 anni sono stati a disposizione della coppia livornesi, storici gestori di una gioielleria. Un milione di euro, questa la spesa quantificata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della G.d.F. di Livorno che avrebbe dovuto sostenere la coppia per disporre della prestigiosa imbarcazione dal 2013 al 2016.

Una barca per il cui noleggio oggi servono almeno 35mila euro la settimana. Non sono stati i due però a spendere il denaro per lo yacht. Pur avendone la pressoché esclusiva disponibilità, il contratto di leasing era stato sottoscritto da una società di capitali a loro riconducibile. Una società di comodo. Le fiamme gialle hanno quantificato il valore della prestazione resa dalla società di comodo nei confronti dei soci per ogni annualità: per il solo 2016 il maggior reddito così contestato in capo all’imprenditrice dei gioielli è stato di oltre 378 mila euro. Un’evasione tale da superare le soglie di punibilità penali, tanto che i finanzieri hanno segnalato la donna alla Procura della Repubblica per il reato di dichiarazione infedele. Poi, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Sabrina Carmazzi, il gip del Tribunale Marco Sacquegna ha emesso un decreto di sequestro preventivo per 162 mila euro, ossia l’importo evaso nel solo 2016 dall’imprenditrice indagata.