"In Giappone con la bandiera di Livorno"

Il sindaco Luca Salvetti ha consegnato una pergamena a Giulia Aringhieri campionessa di sitting volley

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Carattere e determinazione, grinta e passione. Ancora una volta Livorno ha deciso di omaggiare una delle proprio eccellenze nel campo sportivo. Ecco che, dopo Ambra Sabatini, Elena Pietrini, Simona Pierucci, Maria Sole Ferrieri Caputi e Carina Vitulano un’altra atleta internazionale entra nella storia della città. È stata infatti premiata per meriti sportivi Giulia Aringhieri, ennesima sportiva livornese che si è contraddistinta a livello mondiale con risultati eccelsi. La campionessa di sitting volley infatti si è distinta nella stagione non solo per la partecipazione ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, ma anche per una grande finale agli Europei in Turchia. "Con grande forza d’animo, applicazione e talento Giulia è diventata un punto di riferimento in una competizione specifica come il sitting volley che ha una componente di attenzione, fatica e sforzo da sottolineare – ha detto il sindaco Luca Salvetti - Oltre a questo l’obiettivo di questa Amministrazione è che gli sport paralimpici diventino un pregio e un tratto distintivo della nostra città che, tra poco, sarà palcoscenico di una tappa del giro d’Italia dell’handbike". Non solo riconoscimenti di squadra, la livornese 33enne infatti, proprio nel corso dei campionati Europei, è stata eletta come ‘Miglior Muro di Italia’: "La prima partita alle Olimpiadi contro il Giappone è quella che ricordo meglio, le atlete giapponesi sono sorridenti e trasmettevano accoglienza nonostante fosse la gara inaugurale. Il posticipo della manifestazione ci ha fatto tremare perché avevamo sacrificato tanto tempo. A livello personale? La finale degli Europei contro la Russia è stata speciale".

Nonostante i tanti chilometri che la separavano da casa sua, il pensiero era sempre rivolto verso la sua città: "In Giappone mi sono portata una bandiera di Livorno che mi ha dato mio padre, la volevo veramente insieme a me perché rappresenta la famiglia, gli amici, le persone che ci sostengono. Sono emozionata perché c’è la mia famiglia e mio figlio, essere una madre e una donna e portare avanti impegni vuol dire tantissimo, a casa c’era sempre un piccoletto che faceva il tifo per me e mi ha dato tanta forza". Presenti alla premiazione anche il delegato provinciale Coni Gianni Giannone, il presidente Comitato Regionale Paralimpico Massimo Porciani, il garante della Disabilità Valerio Vergili, responsabile Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali Michela Castellani e Gianni Taccetti della Federazione Italiana Pallavolo Toscana.

Filippo Ciapini

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