"In una notte un branco di venti cinghiali ci ha devastato il vigneto Facciamo prodotti biologici ma in queste condizioni è difficile andare avanti"

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"La nostra è un’azienda biologica, facciamo una produzione di vino di qualità, ma è sempre più difficile andare avanti perché in poche notti d’estate rischiamo di vedere compromessa la vendemmia a causa dei cinghiali". Annalisa Rossi dell’azienda agricolaTerradonnà di Suvereto, anche lei in piazza, racconta la sua esperienza. "Il cinghiale – spiega – è un animale intelligente, si ricorda dove si trovano le uve che maturano per prime, in una notte un branco di venti animali ci ha devastato un vigneto".

E anche i recinti non bastano perché scavano sotto la rete e sono anche forti. Servono interventi di sostegno e delle norme che permettano la riduzione del numero degli ungulati, ormai fuori controllo". Oltre ai conghiali ci sono i lupi, ormai una presenza quotiudiana in val di Cornia con attacchi continui alle greggi di pecore e anche ad altri animali. Gli agricoltori, presi nella morsa

tra aumento dell’energia, carburanti, materie prime e danni della fauna selvatica,

sono arrivati al limite. "Non vogliamo smettere di ricercare la qualità, ma è

sempre più difficile".