Inaugurazione in piazza Mazzini Scoperto l’obelisco restaurato

L’antico manufatto del Poccianti risale al 1836 e fu collocato per ordine di Ferdinando I per fissare il limite per costruire

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È stato inaugurato ieri l’Obelisco Fontana collocato all’estremità sud di piazza Mazzini dopo i lavori di restauro conservativo e consolidamento a cura del Comune, effettuati dall’impresa di restauro SCR Pulvirenti Restauri Soc. Coop. A R.L. Il lavoro è iniziato il 6 dicembre del 2021 ed è terminato la scorsa settimana, con un costo complessivo di 39 mila euro.

Erano presenti il sindaco Luca Salvetti, l’assessoea all’Urbanistica Silvia Viviani, l’assessore alla cultura Simone Lenzi, dirigenti e tecnici dell’ufficio Progettazione e Qualificazione degli Spazi Pubblici e i restauratori dell’impresa Pulvirenti. L’Obelisco Fontana, realizzato dall’architetto Pasquale Poccianti nel 1836, fu transennato nel 2009 dal Comune per l’incolumità dei cittadini, viste le condizioni di degrado in cui si trovava. Prima del restauro erano presenti, infatti, numerose e vaste porzioni pericolanti sia nella parte antica in pietra arenaria, sia per quanto riguarda i rifacimenti e le stuccature realizzati di recente.

Nel passato piazza Mazzini si chiamava piazza Marte perché qui si svolgevano le manovre e gli esercizi dai militari. Il nome attuale le fu dato nel 1872 in memoria del patriota italiano. Nel 1836 l’antica Piazza Marte fu arricchita dall’Obelisco Fontana, chiamato anche Fonte Guglia. Fu collocato per ordine di Ferdinando I de Medici per segnare lo spazio entro cui era proibito costruire abitazioni o fabbriche.