Livorno, 30 novembre 2024 - Incendio aggravato dall'odio razziale e nazionale: è questo il reato per il quale sono stati denunciati a piede libero due cittadini ucraini poco più che 50enni, residenti nella zona di Cecina (Livorno), accusati di aver lanciato nella primavera di due anni fa una bottiglia molotov contro Villa Pontello a Castiglioncello, frazione del comune di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, di proprietà di un magnate russo. Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Livorno, a conclusione di lunga attività d'indagine, a identificare i due presunti autori responsabili dell'attentato incendiario compiuto nella serata di domenica 10 aprile 2022 contro villa di via Biagi risulterebbe di proprietà di Timur Zaynutdinov, imprenditore del settore edilizio e immobiliare. Quella sera la dimora era vuota, poichè la famiglia russa si trovava in patria, e a dare l'allarme ai vigili del fuoco e ai carabinieri fu il casiere dopo aver avvistato le fiamme. I primi rilievi tecnici effettuati dai militari del nucleo investigativo avevano consentito di accertare che una bottiglia lanciata contro l'ingresso di Villa Pontello era in realtà una tanica in plastica contenente benzina, che si era poi distrutta con la combustione, provocando un incendio che aveva danneggiato il portone d'ingresso, la pavimentazione e il sistema di videosorveglianza.
L'esito complessivo della dettagliata ricostruzione, relativa all'intera dinamica incendiaria, è stato perfezionato anche con l'apporto degli approfondimenti condotti dall'aliquota delle investigazioni scientifiche in forza al nucleo investigativo dell'Arma di Livorno, messi a confronto con i risultati di tipo tecnico e informativo già acquisiti dai carabinieri. A consuntivo di tutte le attività di verifica e accertamento svolte, i due cittadini ucraini sono stati ora denunciati dai carabinieri alla Procura di Livorno per il reato di incendio aggravato dall'odio razziale e nazionale. La Villa Pontello sarebbe stata acquistata nel 2014 dal magnate dell'edilizia in Russia, che all'epoca, secondo le cronache, l'avrebbe pagata 7 milioni di euro. La dimora di Castiglioncello fu progettata negli anni '70 per il conte Flavio Pontello, titolare dell'azienda fiorentina "Callisto Pontello Costruzioni", poi di Ranieri Pontello, già presidente della Fiorentina. Tra gli anni '80 e '90 nella villa furono ospitati artisti, cineasti e calciatori come Roberto Baggio, Carlos Dunga e Daniel Passarella. La villa ha una superficie interna di 1.200 mq su tre piani, con nove camere con dieci bagni, cinque saloni, due sale da pranzo, una cucina ed è dotata di spiaggia privata e un parco di 5.000 mq.