"Inceneritore, gestione incompetente"

Livorno, Stella Sorgente M5S entra a gamba tesa nel dibattito sull’impianto che brucia i rifiuti della città

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"Apprendiamo dall’intevista rilasciata a ’La Nazione’ che il segretario del Pd Federico Mirabelli si lamenta perché l’amministrazione da lui sostenuta non ha ancora fornito i numeri della dismissione dell’inceneritore richiesti dalla maggioranza già a inizio anno. Nell’esprimere piena solidarietà al gruppo consiliare del Partito Democratico per come viene trattato dalla giunta del suo stesso colore politico, facciamo sommessamente notare che in realtà alcuni numeri sono già pubblici e ben visibili sul sito di Aamps". Con una certa dose di ironia Stella Sorgente, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in consiglio comunale, interviene sulla vicenda del termovalorizzatore del Picchianti (messa in evidenza da ’La Nazione’ l’8 luglio) che dovrebbe essere spento entro il 2023. I Cinque Stelle al governo della città, durante il mandato del sindaco Filippo Nogarin, per risanare Aamps sull’orlo del fallimento ricorsero al concordato e indicarono la strada maestra della chiusura dell’inceneritore (non prima però della fine del concordato) per puntare sulla raccolta differenziata.

Lo stesso Mirabelli ha detto: "Il timore è che i nuovi impianti (di Aamps tra i quali il disgestore anaerobico, ndr) non saranno pronti fino al 2026, ma il termivalorizzatore sarà chiuso nel 2023".

Stella Sorgente prosegue: "Pare inesorabile il tracollo dalla seconda metà del 2019 ad oggi della raccolta differenziata. A maggio 2022 si attesta al 61,29%, con un calo del 4,19% rispetto al 2021. Il confronto con i dati del 2019 è impietoso: dal 69,80% si passa al 61,29%, con un -8,61%, al di sotto del 65% previsto per legge, con tutte le possibili conseguenze del caso. Siamo di fronte a palese incompetenza, o ad una vergognosa strategia per non chiudere l’inceneritore? ".

La Sorgente non risparmia nemmeno Raphael Rossi amministratore unico di Aamps: "Ci dica, insieme alla giunta, che cosa intende fare dell’inceneritore. Rammentiamo che nella prima parte del 2019 sono stati lasciati quasi 4 milioni di euro di accantonamenti per il risanamento ambientale all’interno del concordato, ovvero per lo spegnimento dell’inceneritore, ma adesso si avanzano dubbi sullo spegnimento e queste risorse sono diventate ’sopravvenienze attive’ nel bilancio Aamps. Ci domandiamo: perché la giunta non sia andata avanti con la progettazione di impianti alternativi all’inceneritore per salvaguardare i posti di lavoro, l’ambiente e il bilancio Aamps? Noi avevamo lasciato a fine mandato uno studio di fattibilità per un trattamento meccanico e biologico dei rifiuti rimasto lettera morta per il sindaco Salvetti. Si poteva optare per altre tipologie di impianti alternativi all’inceneritore. Non è stato fatto. Così è ovvio oggi che spegnere l’inceneritore comportarebbe l’aumento della Tari".

M.D.