"Il mega inceneritore dell'Eni? Respinto dai Comuni..."

Livorno, il Coordinamento Rifiuti Zero critica le dichiarazioni del vescovo: "I consigli comunali non possono essere esautorati da monsignor Giusti come ai tempi del Papa Re. La decisione è già stata presa"

Operatore ecologico al lavoro (Foto Novi)

Operatore ecologico al lavoro (Foto Novi)

Livorno, 29 dicembre 2022 - Anche il Coordinamento Rifiuti Zero di Livorno commenta le dichiarazioni del vescovo monsignor Simone Giusti sugli sviluppi futuri della gestione dei rifiuti nella città dei Quattro Mori, con il progetto Eni per un termovalorizzatore di ultima generazione che ha superato di recente la selezione del bando pubblicato della Regione Toscana.

"Anche quest’anno il vescovo rischia di rovinare le feste di Natale con le sue dichiarazioni a favore del mega-inceneritore Eni, – sostiene il Coordinamento Rifiuti Zero – obbrobrio già respinto dai sindaci e dai consigli comunali di Livorno e Collesalvetti, che non possono essere esautorati dal vescovo come ai tempi del Papa Re. In una intervista pubblicata da La Nazione e dal Telegrafo online il vescovo promuove il presunto progetto di Eni, ovviamente con il nobile scopo di creare posti di lavoro".

Aggiunge: "Nell’introduzione all’intervista, parla della presunta necessità di trovare un impianto alternativo all’inceneritore Aamps per compensarne gli introiti dopo la chiusura, ma l’impianto non ha mai prodotto utili". E conclude: "Il vescovo afferma di avere incontrato sul tema rifiuti-lavoro i vertici locali di Eni e la Cgil, ma non ci sembra che abbia mai dato udienza alle associazioni ambientaliste".