Modigliani, tre indagati e opere sequestrate per i presunti falsi alla mostra di Genova

L'esposizione di Palazzo Ducale è stata chiusa in anticipo

In azione i carabinieri Nucleo Tutela patrimonio culturale

In azione i carabinieri Nucleo Tutela patrimonio culturale

Livorno, 14 luglio 2017 - Non ha pace la produzione artistica di Modigliani, tormentata da sempre da falsi e presunti falsi, a partire dalle famose teste di Modi'. Ci sono infatti tre indagati e ventuno opere sequestrate nell'ambito della mostra sul pittore labronico che è in corso a Genova a Palazzo Ducale. O, meglio, che era in corso, perché l'esposizione è stata chiusa in anticipo, travolta dall'inchiesta giudiziaria. La vicenda tocca da vicino Livorno perché da giorni il Comune chiedeva ai curatori della mostra genovese di restituire le tre opere autentiche presenti alla mostra e che il Comune non voleva più accostare a quelle che sono stati riconosciute come false opere di Modigliani

L'inchiesta, affidata ai carabinieri del nucleo operativo tutela patrimonio culturale di Roma, era partita da un esposto del collezionista d'arte toscano Carlo Pepi. Era stato lui a sollevare dubbi sull'autenticità e sull'attribuzione di alcune opere esposte, supportati da una dichiarazione dello studioso d'arte Marc Restellini che aveva scritto: «Questa mostra è dubbia e ho dovuto segnalare questa situazione alle autorità italiane non appena ho visto il contenuto. L'Istituto conosce queste opere, si tratta di falsi, disponiamo di tutta la documentazione e prove scientifiche per confermarlo. Si tratta di falsi noti per almeno un terzo dei dipinti esposti».

I militari avevano nominato una propria esperta, Mariastella Margozzi, che aveva confermato la tesi di Pepi. La procura di Genova aveva così nominato una propria consulente, Isabella Quattrocchi.

Palazzo Ducale "rimarca di non avere organizzato direttamente la mostra avendone commissionato la realizzazione e la selezione delle opere, a un partner di prestigio nazionale e internazionale come MondoMostre Skira con cui, da anni, ha avviato una consolidata e importante collaborazione a partire dalle mostre 'Frida Kahlo' e 'Da Van Gogh a Picasso. Capolavori dal Museo di Detroit', quarta mostra italiana per numero di visitatori nel 2016. MondoMostre Skira ha scelto un curatore, Rudy Chiappini, per oltre 20 anni direttore del Museo d'arte di Lugano, curatore riconosciuto di mostre di respiro internazionale, tra cui anche su Modigliani, e mai in alcun modo discusso dalla comunità scientifica.

Per questo Palazzo Ducale ritiene di aver operato con i tradizionali criteri di prudenza e di attenzione sia con l'individuazione di un partner di grande esperienza internazionale (nei confronti del quale e del suo presidente Massimo Vitta Zelman, alla luce della positiva esperienza maturata negli anni, non può che esprimere piena fiducia) sia accettando una curatela scientificamente riconosciuta. Palazzo Ducale conferma la propria fiducia nella magistratura e si riserva di tutelare in ogni sede i propri diritti e la propria immagine".

Il procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio e il pm Michele Stagno hanno nominato la Fondazione Palazzo Ducale custode giudiziale delle opere.

LE OPERE SEQUESTRATE - Questo è l'elenco completo: Testa scultorea, 1910-11, matita grassa su carta; Cariatide Rossa/Gli sposi, 1913, olio su tela; Ritratto di Moricand, 1915, olio su tela; Ritratto di Jean Cocteau, 1916, matita su carta; Ritratto di Cha‹m Soutine, 1917, olio su tela; Cariatide à genoux, 1913 circa, matita e gouache su carta; Nudo seduto, 1913-1914, matita e acquarello blu su carta; Cariatide, 1914, tempera su carta; Nudo disteso (Ritratto di Céline Howard), 1918 circa, olio su tela; Ritratto di Mo‹se Kisling, 1916, matita su carta; Testa di donna (Ritratto di Hanka Zborowska?), 1917, olio su tela; Testa di donna dai capelli rossi, 1915, olio su tela; Donna seduta, 1916 circa, matita su carta; Ritratto femminile (La femme aux macarons), 1917, olio su tela; Ritratto di Maria, 1918 circa, olio su cartone.

Tra i dipinti sequestrati anche quelli attribuiti a Moisé Kisling, dopo che l'esperto Marc Ottavi, catalogatore ufficiale dell'opera del pittore polacco, ne aveva dichiarato la falsità. Le opere sono: Madame Hanka Zborowska nell'atelier, 1912 circa, olio su tela; due L'atelier, 1918 circa, olio su tela; Natura morta con ritratto, 1918 circa, olio su tela; Giovane donna seduta, Kiki, 1924 - 26 circa, olio su tela; Grande nudo disteso (Portrait d'Ingrid), 1929-1932 circa olio su tela.