Livorno: "Noi, insegnanti beffate dall’algoritmo"

Il caso di Letizia Papi e Noemi Ferro che hanno raccontato le disavventure per la nuova cattedra

Livorno, 20 settembre 2022 - «L’algoritmo usato negli ultimi due anni dal Ministero dell’Istruzione (Miur) per assegnare le supplenze dei docenti sta creando distorsioni e situazioni paradossali. È un sistema poco meritocratico e poco trasparente". A denunciarlo è Veronica Virgili del sindacato Flc Cgil Livorno.

Letizia Papi
Letizia Papi

Prosegue la Virgili: "Prima della pandemia le assegnazioni delle supplenze da parte del Provveditorato, avvenivano con il personale in presenza. Al docente venivano illustrati, sulla base del proprio punteggio in graduatoria, tutti i posti disponibili per le supplenze dell’anno scolastico che doveva iniziare. L’interessato poteva decidere, sebbene inpochi minuti, quale destinazione scegliere.

Con la pandemia il Miur ha introdotto l’algortimo. Le assegnazioni delle supplenze (dalle scuole dell’infanzia a quelle superiori) non avvengono più in presenza. I docenti precari, entro una data prestabilita dal Miur, devono inviare tramite piattaforma informatica al Provveditorato una lista con i nomi delle scuole della provincia per le quali si rendono disponibili per la supplenza.

Per ciascuna preferenza si devono precisare nome del Comune, scuola e materia di insegnamento. Chi ha un buon punteggio in graduatoria, abilitato ad esempio all’insegnamento della matematica, per essere sicuro di ottenere una supplenza, dovrebbe inserire i nomi di tutte le scuole della provincia in cui si insegna quella materia.

E se le uniche supplenze disponibili fossero nelle scuole non elencate, l’algoritmo bypassa il docente interessato che resta senza incarico, senza possibilità di appello. La supplenza di matematica potrebbe essere data a un lavoratore con un punteggio in graduatoria inferiore, ma che ha indicato quella scuola tra le preferenze". Sottolinea: "La scelta di assegnare le supplenze tramite algoritmo poteva essere giusta in tempi di elevato rischio di contagio Covid. Oggi le cose sono cambiate: si torni perciò alla modalità di assegnazione in presenza".

Per far capire meglio la situazione, Veronica Virgili ci ha presentato due insegnati vittime dell’algoritmo: Letizia Papi di Suvereto e Noemi Ferro da tre anni supplente a Livorno.

Latizia Papi racconta: "Mi sono ritrovata senza il posto di lavoro e ho visto assegnare le supplenze a colleghi con un punteggio in graduatoria inferiore al mio. Occorre tornare alle nomine in prersenza". Noemi Ferro: "Da tre anni faccio la supplente a Livorno. Quest’anno non sono riuscita ad ottenere una cattedra nonostante in graduatoria io abbia un punteggio alto. Non ho inserito nella domanda per la supplenza le scuole di alcuni comuni. L’algoritmo mi ha così classificata come rinunciataria in quelle scuole che non ho indicato è sono stata esclusa al primo e al secondo turno di nomina per il quale sono state assegnata cattedre che avevo indicato nella mia domanda".

Monica Dolciotti