Violenze in Iran, esposto del Codacons alla Procura di Livorno

"La magistratura italiana può indagare su reati commessi all’estero". Si chiede di procedere per omicidio, persecuzioni, violenze e tortura

Iran, manifestazione di protesta

Iran, manifestazione di protesta

Livorno, 18 dicembre 2022 - Sui gravi fatti che da settimane stanno sconvolgendo l'Iran il Codacons ha presentato un esposto alle Procura della Repubblica di Roma e Livorno "sulla base delle norme che autorizzano la magistratura italiana ad intervenire su reati commessi all'estero".

Ricordiamo che nei giorni scorsi proprio a Livorno si era tenuta una manifestazione di protesta davanti ai cancelli della Cheddite Srl, le cui munizioni sarebbero in dotazione alla oolizia morale del regime di Teheran.

"La scrivente Associazione ritiene necessario, opportuno e doveroso portare all'attenzione dell'Autorità Giudiziarie Italiane la richiesta di intervento in relazione alla situazione assai grave, contraria ai diritti umani, che si sta verificando in queste settimane nello Stato dell'Iran - scrive il Codacons nell'esposto - e di cui oramai c'è ampia documentazione probatoria come denunciato dalle più importanti Associazioni Non Governative come Amnesty International".

"E' incontestabile - spiega l'associazione dei consumatori - che i fatti esposti per la violenza che li connota con l'intento psicologico di annientare la legittima manifestazione ed espressione dei propri diritti da parte soprattutto dei giovani donne ed uomini configura, come documentato e provato, che si tratta di crimini particolarmente efferati commessi nell'ambito di un programma politico (come dimostra la cd 'polizia morale') e perpetrati su vasta scala. Si tratta di crimini che sono considerati tali anche dal diritto internazionale consuetudinario, il cui elenco, è contenuto nello Statuto di Roma del 1998, in particolare si tratta dei crimini previsti e puniti dall'art. 7(1)(a) e dall'art. 7(1)(h) dello Statuto. Oltre, poi, al crimine di persecuzione, si fa riferimento alla condotta dell'attore, anche in tal caso come parte di un esteso o sistematico attacco intenzionale diretto contro una popolazione civile, volta a privare gravemente dei diritti fondamentali una o più persone, in violazione del diritto internazionale".