"Jsw, basta concessioni"

Piombino, il sindaco Ferrari. "Dobbiamo uscire da una situazione di stallo"

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Il sindaco Francesco Ferrari chiede lo stop alle concessioni demaniali e portuali per Jsw. Lo ha annunciato al termine dell’incontro al Ministro dello sviluppo economico che si è tenuto ieri, ma che ancora una volta non ha portato ad un nulla di fatto. l’ingresso di Invitalia nel capitale sociale non si è ancora concretizzato e il piano industriale è ancora una miraggio. Si parla di un nuovo incontro in programma a febbraio. Ma il nuovo slittamento non era previsto, anzi doveva essere una riunione decisiva.

L’unica novità, importante per i lavoratori è il rinnovo della cssa integrazione per il 2022, che era in scadenza il 7 gennaio. "Se oggi possiamo dirci soddisfatti per la conferma della cassa integrazione straordinaria anche per il 2022, per i lavoratori Jsw, non è così per tutto il resto – sostengono il sindaco e l’assessore Sabrina Nigro - si continua ad affrontare unicamente il tema degli ammortizzatori sociali che, seppur indubbiamente necessari, non rappresentano la soluzione definitiva alla crisi complessa che vive la città che, ora più che mai, ha bisogno di reali e concrete prospettive di lavoro. L’ingresso di Invitalia nella compagine sociale appare ancora lontano e ipotetico: altrettanto drammaticamente incerta è poi l’intenzione del privato di investire a Piombino. Un privato che oggi tiene in scacco un territorio intero. Tutto questo non è accettabile. Non è accettabile, ad esempio, che le aree retro portuali, di proprietà demaniale, continuino ad essere spudoratamente non utilizzate dalla fabbrica: c’è un tesoro che è rimasto scioccamente parcheggiato fino ad oggi. Jsw tiene ostaggio il futuro dei piombinesi, usandolo come merce di scambio. Oggi chiediamo a gran voce che quelle aree siano liberate immediatamente e messe a disposizione di aziende che vogliano realmente investire sul territorio. Si tratta di aree appetibili per piccole e medie imprese come quelle di logistica e cantieristica nautica, per esempio, che potrebbero dare una risposta immediata in termini di posti di lavoro e di sviluppo economico del territorio, finalmente all’insegna della diversificazione economica. Uno sviluppo che non andrebbe certo a detrimento della produzione siderurgica. Oggi (ieri, ndr) al Mise abbiamo formalizzato la richiesta di non prorogare più le concessioni demaniali e portuali: Piombino deve puntare su un nuovo genere di insediamenti industriali più ecocompatibili e più adatti alle esigenze del territorio".

m. p.

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