"Jsw, dove sono i soldi del Pnrr?"

Piombino, i sindacati ricordano i fondi di un miliardo e mezzo per le ferrovie e lo stallo sullo stabilimento

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"Nel Pnrr sono state assegnate risorse per 1,55 miliardi al potenziamento delle ferrovie e, a meno che non si vogliano importarle perdendo anche questo prodotto strategico, occorre salvaguardare ed investire nel treno di laminazione di Piombino". Le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm chiedono subito interventi per le Acciaierie Jsw Steel che "è l’unico sito in Italia dove si producono rotaie".

"In questi due mesi il solo obiettivo raggiunto è stata la firma per la proroga di ulteriori 12 mesi di cassa integrazione per tutti i lavoratori – hanno evidenziato Fim, Fiom e Uilm - proroga necessaria per sostenere migliaia di famiglie in attesa che la politica faccia la propria parte. Difficile immaginare un’economia del nostro comprensorio che al momento possa fare a meno delle risorse derivanti dagli stipendi e dalla cassa integrazione dei lavoratori dell’acciaieria, risorse valutate e sopra i 40 milioni di euro. Molta la preoccupazione anche per l’impianto di sfere della Gsi, azienda satellite del gruppo Jsw Steel Italy, che continua a marciare spedita con un discreto pacchetto ordini, ma della quale è stato creato in India un impianto gemello. Temiamo che oltre a sfruttare gli impianti su cui mai sono stati fatti gli investimenti necessari, la proprietà stia valutando di delocalizzare queste produzioni. Ancora ferme le bonifiche, annunciate ma mai partite, con impianti ormai dismessi che diventano ogni giorno che passa ancor più pericolosi e nocivi. Siamo ancora in attesa dell’incontro richiesto da Fim, Fiom e Uilm al vice presidente Marco Carrai per avere aggiornamenti sullo stato della trattativa e sul Piano industriale su cui la proprietà indiana, attendiamo la convocazione annunciata da Stefano D’Addona (responsabile segreteria tecnica del vice ministro) e dal coordinatore per le crisi d’impresa Luca Annibaletti. Sulla stampa nazionale si legge di interessamenti di altri gruppi industriali italiani al sito piombinese, ma sarebbe necessario capire cosa c’è di realmente concreto e nel caso di conoscerne le volontà. All’ultimo incontro abbiamo chiesto al Governo di lavorare parallelamente. Il silenzio in cui è ripiombata la vertenza è davvero assordante, non solo da parte delle Istituzioni nazionali, ma anche dal presidente della Regione e da parte di tutta l’Amministrazione comunale che solo sporadicamente si esprimono sulla principale vertenza Toscana, lasciando la bomba sociale solo nelle mani delle organizzazioni sindacali, dimenticandosi delle promesse e Accordi di Programma. Nei prossimi giorni sarà convocato il consiglio di fabbrica ed in assenza di risposte saranno valutate eventuali iniziative".

m. p.

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