Jsw, è arrivata la convocazione a Roma per il 4 dicembre. Ma prima, martedì 24 novembre, Fim, Fiom e Uilm incontreranno per la prima volta dopo le elezioni, il presidente della Regione Eugenio Giani. Al ministero dello sviluppo economico si incontreranno i vertici di Jsw Steel Italy e le istituzioni per affrontare la questione dell’ingresso dello Stato nel capitale Jsw. Una convocazione che arriva dopo l’intervento delle organizzazioni sindacali territoriale e nazionale che richiedevano, oltre un incontro urgente, anche l’intervento del governo per sbloccare questa situazione di stallo che va avanti ormai da troppo tempo.
Al tavolo il 4 dicembre potrebbero non esserci le organizzazioni sindacali, ma a quel punto si presume che Jindal spieghi e ufficializzi la decisioni che ha preso in merito al futuro dello stabilimento. E anche in questo caso si pensa che la scelta propenda per l’ingresso di Invitalia nel capitale sociale con i primi 32 milioni, indispensabili per i primi interventi ormai considerati dai sindacati "non più rinviabili per il rifacimento e la messa in sicurezza degli impianti attualmente attivi". Il vicepresidente esecutivo Marco Carrai sembra che in queste settimane abbia presentato varie possibilità per permettere tecnicamente e giuridicamente l’ingresso dello Stato in Jsw, e quindi adesso sta a Jindal comunicare le scelte. "Adesso è il momento di smettere di dare i numeri, date o fare promesse, cominciando ad avere delle certezze su come lo Stato intende salvare questa fabbrica siderurgica, in attesa del tanto atteso ma ad oggi sconosciuto Piano nzionale siderurgico" hanno ribadito Fim, Fiom e Uilm. Intanto martedì i sindacati incontreranno il presidente Giani. "Occorre riattivare il confronto con le istituzioni regionali, visto che oramai da oltre un mese si sono concluse le elezioni, ed insieme, pretendere che Jindal ed il Governo rispettino gli impegni presi per questo territorio e questo stabilimento" avevano dichiarato alcuni giorni da Fim, Fiom e Uilm.
Maila Papi