"Kutufà era speciale, come il cognome Ci mancano molto i suoi consigli"

Commovente ricordo del presidente della Provincia scomparso un anno fa. Gremita la Sala del Mare

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Sala del Mare gremita per commemorare Giorgio Kutufà, presidente della Provincia scomparso un anno fa. Ha partecipato il Governatore Eugenio Giani e da Roma si è collegato Enrico Letta per ricordare un amico "mi manca molto". C’erano Maria Ida Bessi, Presidente della Provincia, l’onorevole Giuseppe Matulli, il senatore Vannino Chiti e la professoressa Elisa Amato. Ha partecipato alla cerimonia anche la figlia Ilaria Kutufà e ha moderato il dibattito Pietro Caruso, Vice Presidente della Provincia. "Ricordo vivissimo che è sempre con noi – ha detto la figlia Ilaria – e siamo felici e onorati che gli venga riconosciuto dalla Provincia l’impegno che ha posto nella politica al servizio della città, mettendo sempre l’interesse pubblico davanti ad ogni personalismo". C’erano il Presidente della Regione Eugenio Giani, consiglieri comunali, regionali, assessori, e tutti gli esponenti politici del suo partito – e non solo – che negli anni lo hanno conosciuto e apprezzato come punto di riferimento. L’onorevole Matulli ha ricordato il ruolo di Kutufà nel portare un rinnovamento nella DC della prima Repubblica: "Livorno era una città molto viva, e la figura di Kutufà si faceva notare, in quanto sempre presente, silenzioso, ma sapeva avere parole sempre significative. Era un punto di riferimento per leggere le dinamiche della città e con lui abbiamo affrontato i grandi problemi che allora impegnavano un paese in grande trasformazione". Ha fatto seguito il ricordo commosso dell’onorevole Vannino Chiti: "E’ una bella scelta intitolargli questa sala, per il legame che Giorgio aveva con la sua città, che viveva come apertura al mondo. Era un uomo di grande fede, competente e di serenità, una persona mite, dai toni sempre pacati e con un profondo rispetto delle istituzioni. Portò in Consiglio Regionale la profonda conoscenza del suo territorio". La Amato lo ha ricordato come un grande amico personale: "Quando mi fu proposto di candidarmi a sindaco, chiesi a Giorgio cosa ne pensasse". Al termine è stata scoperta la targa commemorativa nella sala auditorium del Museo.

Simone Bacci