"L’urlo delle donne, ora anche minorenni"

L’impegno delle istituzioni nel giorno che ricorda le vittime della violenza maschile. E una panchina rossa per non dimenticare

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Nella giornata internazionale contro le volenze sulle donne, la provincia di Livorno secondo i dati forniti dalla Direzione centrale della polizia criminale ha fatto registrare un significativo calo dei casi. Il raffronto è stato fatto sul periodo gennaio-settembre 2019 e gennaio-settembre 2020. Nel periodo monitorato le denunce per atti persecutori sono passati da 78 a 64. Le denunce per maltrattamenti contro familiari e conviventi da 89 a 78 e le denunce per violenze sessuali sono passate da 22 a 12. Nello stesso periodo si è verificato un omicidio (sia nel 2019 sia nel 2020) che ha avuto come vittima una donna. Tutte queste denunce vengono raccolte dalla seconda sezione della squadra mobile (diretta da Giuseppe Lodeserto) che si occupa dei reati contro i soggetti più deboli.

"Le donne che si rivolgono alla seconda sezione della squadra mobile sono di tutte le estrazioni e origini, anche se nelle situazioni familiari con forte disagio sociale le criticità sono maggiori – spiega Lodeserto – a noi si rivolgono soprattutto le donne senza un lavoro dunque economicamente dipendenti dai loro mariti o compagni, e con figli. Capita che alle volte la presenza dei figli induca le donne a retrocedere dai loro propositi di denuncia degli abusi subiti".

Aggiunge il capo della mobile: "Nelle audizioni protette delle donne in questura partecipano sempre gli psicologici per supportarle. Sono capitati anche minorenni vittime di maltrattamenti".

Ricorda infine Lodeserto: "Con l’istituzione del codice rosso introdotto nel 2019 entro tre giorni dalla denuncia deve essere sentita la persona offesa e devono essere svolte le attività per ulteriori riscontri a tutela delle vittime di abusi e maltrattamenti. La tempestività è di fondamentale importanza per impedire che gli autori di abusi e maltrattamenti infieriscano ancora sulle fino alle conseguenze peggiori come il femminicidio nei casi più gravi". Il questore Lorenzo Suraci dichiara a sua volta: "L’attenzione è alta su questo fronte. Inoltre anche Questura si è dotata della stanza di ascolto per l’audizione protetta riservata alle donne che vogliono denunciare abusi e maltrattamenti. Si trova dentro la sede di via Fiume ed è stata allestita grazie all’aiuto del Sorptimist Club".

Ieri il sindaco Luca Salvetti e la vicesindaco Libera Camici hanno installato una targa su una panchina dipinta di rosso al Parco delle Terme del Corallo con la scritta ’La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci’. ’Basta rosa in cronaca nera’.

Monica Dolciotti

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