La banda dei motorini, dieci indagati per furto, ricettazione ed estorsione

Si è conclusa con 10 indagati per furto e ricettazione di scooter, estorsione e favoreggiamento, l’operazione ’Imbattibile’ della polizia. Le indagini della Squadra mobile e della Stradale sono iniziate nell’estate 2020. Chiesto il rinvio a giudizio per i 10 indagati residenti fra Livorno e Pisa – quasi tutti pregiudicati locali e senegalesi – si sono resi responsabili, spesso in concorso, di numerosi furti di moto (in particolare Honda modello SH), alcuni dei quali destinati ad essere rivenduti, anche smontati, all’estero o tra le province di Pisa e Lucca, altri utilizzati per estorsioni ai danni dei loro proprietari, con la tecnica del cosiddetto ’cavallo di ritorno’. L’indagine è stata supportata da diverse intercettazioni, numerosi pedinamenti, perquisizioni e sequestri di scooter rubati, talvolta rinvenuti in container e capannoni, in procinto di essere destinati (anche già smontati) ai ricettatori “finali”, e ha così permesso di scoprire un sodalizio, in cui uno degli imputati (pluripregiudicato per reati specifici), autoproclamatosi al vertice e soprannominato ’imbattibile’ (da qui il nome dell’operazione), si sarebbe avvalso di numerosi collaboratori per rubare gli scooter e curare le successive fasi del progetto delittuoso.

Nel solo periodo maggio-dicembre 2020 sarebbero stati commessi furti di scooter ad oltre 60 persone. Molti scooter nel corso delle indagini sono stati restituiti. Le indagini proseguono, dall’inizio di quest’anno la sola Squadra Mobile ha denunciato, talvolta in concorso oltre 20 persone per fatti analoghi.