La Cgil cerca un’alternativa

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Goldonetta gremita ieri per l’assemblea nazionale che ha varato il documento alternativo al XIX Congresso Cgil. Il testo, promosso da tre aree della sinistra Ggil Riconquistiamo tutto!, Democrazia e Lavoro, Giornate di marzo, intitolato ’Le radici del sindacato’ vuole richiamare le pratiche conflittuali e mutualistiche delle origini dell’organizzazione sindacale. Queste tre componenti si sono coalizzate per contendere alla maggioranza la linea sindacale e la leadership di Corso Italia. Ad aprire gli interventi, davanti a centinaia di lavoratori e lavoratrici di ogni categoria, Riccardo Antonini ferroviere licenziato per aver denunciato le responsabilità di Ferrovie nella strage di Viareggio di cui ieri ricorreva l’anniversario. "La sicurezza è un elemento centrale" ha sottolineato anche Eliana Como, portavoce di Riconquistiamo tutto! e prima firmataria del documento.

All’assemblea le parole d’ordine sono state: "Lotte vere, scioperi veri, aumenti salariali veri, nessuna subalternità al Governo Draghi e a Confindustria". E sulla guerra i ’radicali’ della Cgil sono stati netti: "Mobilitiamoci contro l’invasione russa, il riarmo, le spese militari, no all’invio di armi, no alle basi Nato in Italia".

"Non chiamatelo documento di minoranza – ha chiosato Giuseppe Gucciardo (foto), segretario generale Filt Livorno – è un sogno alternativo".